Il Premio Nobel per la Pace Shirin Ebadi ha chiuso a Carrara sul palco del Salone Internazionale del Diritto all’Infanzia (S.I.D.A.I.) il primo Children’s Pride. Impegnata da sempre nella battaglia per i diritti civili – e per questo anche costretta all’esilio dal suo Paese, l’Iran -, Shirin Ebadi ha convinto la platea – molti gli adulti, molti anche i bambini – grazie ai suoi modi diretti, quasi schietti. Molti i suoi messaggi tra i quali l’appello lanciato alle famiglie e all’opinione pubblica: “Boicottate i prodotti che sfruttano l’immagine dei bambini” Il Nobel Ebadi si è rivolta ai genitori perché scelgano con coscienza, evitando quei marchi che non rispettano i più piccoli, usandoli a fini pubblicitari.
“La sensibilizzazione dell’opinione pubblica ha già raggiunto un risultato importante: che quelle multinazionali che sfruttavano il lavoro minorile fossero costrette a un passo indietro. E questo grazie anche al boicottaggio.” I bambini sono una risorsa, non un bene di consumo: “Saranno i bambini a costruire il nostro domani”, il pensiero di Shirin Ebadi, “Lavorare per loro è come mettere da parte per il domani, risparmiare per il futuro” L’appello alla platea del Children’s Pride, però, è stato anche quello di vigilare sui governanti e sulle loro decisioni, soprattutto quelle finanziarie.
“Aderendo alla Convenzione ONU per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza gli Stati hanno un dovere ben preciso: rispettarla con i fatti, e con le risorse economiche.” Shirin Ebadi ha invitato tutti noi a controllarle, quelle risorse, a vigilare e ad “essere attenti affinché gli Stati non sperperino altrove i soldi destinati ai bambini.” Ad accogliere il Premio Nobel il sindaco di Carrara Angelo Zubbani che ha detto “Shirin Ebadi: una grande donna, in un grande evento, in una grande città.
Carrara ha una grande tradizione nella battaglia per l’affermazione dei Diritti della persona ed è onorata di avere ospite il Premio Nobel per la Pace nella giornata dedicata alla Convenzione ONU per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.” Maria Rita Parsi ha presentato in anteprima, per la primissima volta, la neonata Carta di Roma, il manifesto per una visione bambinocentrica delle Società del Mondo. Scritta con la Fondazione Movimento Bambino – di cui la Parsi è presidentessa -, e dedicata a Giovanni Bollea – il padre della moderna neuropsichiatria infantile scomparso lo scorso febbraio -, la Carta propone una vera e propria rivoluzione: cambiare il mondo ma col punto di vista dei bambini.
“E’ necessario che si riconoscano i diritti dei bambini non dalla loro nascita, ma già quando si formano, nel grembo delle loro madri” - è il pensiero della Parsi – “D’altronde ci sono voluti 5 mila anni di storia per arrivare alla Convenzione ONU del 1989 e per riconoscere i bambini come ‘persone’: impegniamoci perché questo accada nei fatti” Un Children’s Pride in ogni territorio, è quindi il desiderio della professoressa che ha augurato alla manifestazione ideata e diretta da Sonia Del Freo per Girogirotondo onlus.
“I bambini animano gli adulti ed eventi come questo, con il loro potere divulgativo, hanno il potere di aumentare la consapevolezza nei genitori dei diritti dei loro figli”