Fine mese con uno dei concerti più attesi del programma del Blackmail Jazz Club di Rignano sull'Arno (FI) (all'interno della struttura di Villa Il Palagio, in via Palagio 59). Venerdì 25 novembre (inizio ore 22; ingresso 15 euro) arriverà il quintetto del batterista per antonomasia del jazz italiano, Roberto Gatto. Del suo progetto "Remembering Shelly" fanno parte solisti di spicco come Marco Tamburini (tromba) e Max Ionata (sax) oltre a Luca Mannutza (pianoforte) e Giuseppe Bassi (contrabbasso).
Musica di grande classe e impatto, proprio come le idee gourmet messe in tavola da Peter Brunel, lo chef del Blackmail. Roberto Gatto, ormai stabilmente collocato sul podio dei migliori batteristi italiani, è da decenni il motore ritmico delle più affermate formazioni del nostro jazz: dal Trio di Roma ai gruppi di Rava, D'Andrea, Pieranunzi. Le sue bacchette sono state anche al servizio di blasonati jazzisti statunitensi: Bob Berg, Johnny Griffin, George Coleman, Phil Woods, James Moody, Curtis Fuller, Cedar Walton, Joe Zawinul, Pat Metheny… Da qualche anno Gatto ha particolarmente intensificato la sua attività da leader, guidando un quartetto, un quintetto e anche formazioni di più grossa taglia. Con il quintetto "Remembering Shelly", il cui tradizionale organico è basato sulla spiccata personalità di tutti i suoi membri, Gatto celebra la figura di uno dei più grandi batteristi-leader della storia del jazz: Shelly Manne.
Gatto ha trascritto una serie di brani del repertorio di Manne, principalmente risalenti alle formidabili registrazioni dal vivo che il quintetto del batterista simbolo del jazz californiano fece nel corso dell'ingaggio al Black Hawk di San Francisco nel 1959, documentato su ben quattro LP della Contemporary (oggi diventati addirittura cinque CD).
