Palazzo Vecchio non riesce a vendere il Teatro comunale, e dopo due aste pubbliche finisce anche la procedura negoziata. E nel frattempo l’immobile resta nel bilancio nella lista delle dismissioni.“Una finta toppa contabile per tenere in piedi i conti”, denuncia Giovanni Donzelli, consigliere regionale del PdL . “Dopo l’esito negativo delle due aste pubbliche del 17 Dicembre 2009 e del 3 Marzo 2010 è stato approvato, con determinazione dirigenziale del 19 Maggio 2011, l’avviso pubblico per la alienazione mediante procedura negoziata diretta del complesso immobiliare.
All’albo pretorio e sulla rete civica – spiega Donzelli – è arrivata una sola offerta dell’importo di 15 milioni di euro, presentata dal Consorzio Toscano Cooperative C.T.C., offerta che la commissione valutazioni immobiliari del Comune di Firenze dichiara non congrua, indicando il prezzo minimo di aggiudicazione dell’immobile in ben 35 milioni e 600 mila euro. Come era prevedibile, il Consorzio Toscano Cooperative C.T.C. non ha presentato successivamente, entro i 30 giorni previsti, nuove offerte al rialzo”, prosegue il consigliere del PdL. “Nel provvedimento dirigenziale dell’11 novembre 2011 il Comune ammette che a questo punto «non risulta conveniente procedere in tempi brevi con ulteriori tentativi di vendita, tra l’altro perdurando una situazione del mercato immobiliare particolarmente critica».
Quindi – conclude Donzelli - il teatro non viene più venduto, ma non c’è alcuna traccia della conseguente modifica di bilancio”.