Un’altra ondata di maltempo è in arrivo nelle prossime ore su buona parte della regione. A partire dalla mezzanotte di oggi e fino alla serata di domenica, la Sala Operativa Unificata Permanente della Protezione Civile regionale ha adottato lo stato di allerta per pioggia e temporali. Il livello di criticità per rischio idrogeologico e idraulico è previsto elevato per le zone già duramente colpite dall’alluvione della scorsa settimana, dove sono previste precipitazioni diffuse e persistenti, anche a carattere temporalesco.
Il grado di rischio è maggiore soprattutto a causa delle attuali condizioni di saturazione del terreno. Piogge e temporali di forte intensità sono previste anche nelle aree settentrionali, nelle province di Pistoia, Lucca, Prato e Firenze. Il maltempo interesserà comunque quasi tutta la regione. Si raccomanda massima attenzione lungo le strade montane e nelle zone adiacenti i corsi d’acqua. Tutta la fascia costiera sarà interessata da vento di scirocco di burrasca e da mare agitato (l’allerta meteo in questo caso è moderata a partire dalle ore 6 di domani mattina fino alle 12 di domenica prossima).
Alla foce dell’Arno e del Cecina, nella Val di Cornia e nell’Arcipelago sono previste piogge intense. Mare agitato e vento forte interesseranno anche le zone più a sud, sempre a partire dalle prime ore di domani fino a domenica. L’Unità di crisi ha preso atto del quadro di necessità; al contempo sono state assunte alcune decisioni operative a salvaguardia della popolazione e del territorio. E’ previsto un monitoraggio della situazione ogni tre ore, mentre tutte le sale operative assumono in modo ufficiale un orario h 24 fino a domenica, data ultima per ora dell’emergenza meteo.
Sarà inoltre resa operativa la rete di comunicazioni radio tra tutte le sedi comunali, la Sala operativa unificata permanente della Regione e l’Unità di crisi ad Aulla. Lo scopo, come già annunciato, è di evitare qualsiasi assenza di comunicazioni per blackout del sistema di telefonia mobile, e mantenere attivi i collegamenti in vista di ogni possibile emergenza. Non risultano richieste di evacuazioni, mentre numerosi sono i presidi di assistenza distribuiti sul territorio previsti dal piano di sicurezza, in rafforzamento delle strutture di protezione civile attivate da ogni Comune. Questo il quadro della situazione e delle misure che sono attivate da stasera o lo saranno al massimo entro la giornata di domani: al Comune di Comano presidio del volontariato in supporto alla popolazione, vista soprattutto la presenza di tre residenze assistenziali; a Podenzana presidio del volontariato con generatore e individuazione di punti di raccolta per eventuale evacuazione; a Mulazzo volontari con dotazioni per illuminazione e un presidio sanitario a Cstagnetoli; a Licciana Nardi punti di raccolta per le auto in caso di avviso di spostamento; a Filattiera presidio sanitario e chiusura di alcune viabilità; a Villafranca presidio volontariato; a Bagnone predisposta struttura di accoglienza per accoglienza popolazione in caso di evacuazione e chiusura di alcune viabilità; a Fosdinovo monitoraggio su alcune frane; a Tresana monitoraggio sulla frana di Giovagallo, di cui sono state coperte le fessure; a Pontremoli presidio di volontari con idrovora al sottopasso dell’ospedale; a Zeri prevista eventuale uscita anticipate delle scuole e avviso ai genitori. In Lunigiana, secondo i dati forniti a stamani dall’Unità di crisi, ci sono ancora 118 cittadini sfollati ad Aulla, 86 a Mulazzo e 6 a Pontremoli; risultano ospitati in strutture ricettive o presso parenti e conoscenti.
Le strutture del volontariato forniscono ancora 1700 pasti caldi e 2300 panini al giorno; 101 sono i pasti consegnati a domicilio. La Caritas fornisce alle famiglie vestiario e generi alimentari e medicinali. Nelle frazioni di Stadano e Parana, prosegue l’assistenza alla popolazione a cura della Croce Rossa Italiana. Per quanto riguarda i servizi primari, continuano gli interventi per la completa riattivazione della rete idrica principale di Aulla; ci sono ancora 60 utenze senza gas a Montereggio, dove oggi è previsto un sopralluogo per superare il problema; la Telecom completa in giornata la consegna dei telefoni cellulari ai nuclei familiari di Parana, Loia e Aulla per consentire loro di ritornare raggiungibili.
Inoltre Telecom annuncia per oggi il ripristino di due apparati di comunicazione MX a Castagnetoli. Riguardo ai numeri delle unità e dei mezzi impegnati nelle opere di sgombero e pulizia delle strade, pulizia canali e fognature e in tutte le altre attività di assistenza: 402 volontari con 125 mezzi, 60 Vigili del Fuoco con 15 mezzi, 31 unità della Marina Militare con 8 mezzi, 49 Carabinieri con 23 mezzi, 10 del Corpo Forestale con 5 mezzi, 12 della Guardia di Finanza con 3 mezzi, 25 della Polizia Municipale con 6 mezzi, 30 unità da Regione Toscana-Province- Comuni con 10 mezzi, 11 della Polizia stradale con 5 mezzi, la struttura di telecomunicazioni di stato e volontariato 75 unità, 10 del Genio civile della Regione Toscana.
A questi numeri vanno aggiunte le squadre messe in campo da Italgas, Enel Gas, Enel elettricità, Gaia e Lunigiana acqua. Intanto è stato riaperto stanotte il casello di Aulla dell’autostrada A15 Parma-La Spezia, mentre permangono limitazioni alla circolazione privata nell’area interessata ai lavori di pulizia e recupero. Resta l’invito forte da parte delle autorità a evitare ogni forma di “turismo dell’emergenza” per non recare intralcio alle operazioni della Protezione civile. Cordata di solidarietà a Fivizzano (MS), dove i genitori dell’Associazione A.Ge.
già da mercoledì 2 novembre 2011 hanno iniziato una raccolta di generi alimentari e prodotti per la persona presso il Supermercato SMA di Claudio Ricciardi. La raccolta andrà avanti per i giorni a venire durante tutto l’orario di apertura del supermercato stesso. I beni raccolti saranno distribuiti direttamente dall’Associazione A.Ge. di Aulla a tutti coloro che hanno subito i disastri dell’alluvione. “Come Associazione Genitori vogliamo ringraziare chi ha già dato il suo contributo e sensibilizzare coloro che non l’hanno ancora fatto –dichiara Maria Eugenia Parodi, presidente dell’A.Ge.
di Fivizzano- L’alluvione della Lunigiana sta mettendo alla prova tanti di noi, sia in modo diretto coloro che sono stati colpito da lutto o hanno perso l’attività o la casa, che, indirettamente, i loro vicini ed amici. La raccolta andrà avanti anche nei prossimi giorni, Vi aspettiamo”. Le Associazioni genitori della Toscana, sempre attraverso l’A.Ge. di Aulla, hanno anche attivato la possibilità di far giungere un aiuto diretto alle tante famiglie che stentano ad affrontare le spese più quotidiane tramite il conto IT98H 03359 01600 100000006860 intestato all'Associazione Genitori A.Ge.
Toscana (causale emergenza alluvione). “Ad Aulla abbiamo un'Associazione Genitori molto attiva e sensibile ai bisogni dei giovani e delle famiglie –dichiara la presidente regionale Rita Manzani Di Goro- Vi chiediamo un aiuto per sostenere in modo concreto ma rispettoso e discreto questi nostri fratelli in difficoltà e lo facciamo perché siamo certi che chi ha dato gratuitamente in tempi normali saprà gestire in modo oculato le risorse che vorrete mettere a disposizione”. Anche la Mercafir partecipa alla catena umana per salvare i libri di Aulla: metterà a disposizione una cella frigorifera di 30 metri quadrati per custodire i libri dell’Archivio storico.
Questa mattina l’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio Cristina Scaletti ha contattato il presidente, Angelo Falchetti, che ha subito dato la sua disponibilità. L’alluvione ha danneggiato gravemente il patrimonio librario e archivistico del Comune di Aulla. In particolare la biblioteca, di 30.000 volumi circa, e l’Archivio storico comunale, sono stati completamente allagati Un gruppo di volontari, alcuni archivisti e dipendenti comunali, si è subito attivato per salvare la parte più antica dell’Archivio storico e notarile, che comprende anche documenti del XV secolo. L’intervento è stato seguito da funzionari della Soprintendenza Archivistica per la Toscana, dal Settore Biblioteche della Regione e dai tecnici del Laboratorio di Restauro della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, sempre in stretto contatto con i volontari del posto e la Protezione Civile Regionale. Seguendo le indicazioni fornite dai tecnici della Biblioteca Nazionale, i documenti dell’Archivio notarile sono stati imbustati e congelati, grazie anche alla collaborazione di una ditta privata, la Bofrost, che ha messo a disposizione i propri furgoni frigoriferi e le proprie celle.
Dalle celle frigorifere di prima accoglienza, le unità archivistiche sono state trasferite nella cella del Laboratorio della Nazionale e di qui saranno trasportate al laboratorio di restauro per essere sottoposte al trattamento di liofilizzazione. Successivamente, verranno conservati nelle celle della Mercafir. Oggi i funzionari dell’assessorato alla Cultura, insieme al Comune, alla Sovrintendenza e ai tecnici della Biblioteca Nazionale, hanno effettuato un sopralluogo nei locali della biblioteca e dell’archivio.
Da una prima valutazione, i danni subiti sono ingenti ma recuperabili. “Salvare i libri e l’archivio è salvare e difendere la memoria di una terra: non possiamo permetterci che nulla, anche una tragedia come questa, possa spazzarla via – ha detto l’assessore Cristina Scaletti – Ecco perché la Regione ha già predisposto una serie di interventi per salvare i libri e rendere agibile la biblioteca, mettendo a disposizione le risorse già disponibili e attivando eventualmente anche altre fonti finanziarie.
Dobbiamo rapidamente riportare il paese in vita” Stamattina sono stati annunciati, dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, i provvedimenti urgenti più importanti, al termine nell’incontro con le associazioni economiche di categoria, costituitesi in comitato di coordinamento, cui il presidente ha chiesto un ruolo di garanzia nella gestione delle risorse: “Non consentiremo abusi, sprechi e furberie, chiediamo sacrifici ai cittadini toscani aumentando le accise sui carburanti, come previsto dalla normativa nazionale, che non prevede più altre forme di intervento da parte dello Stato in caso di calamità.
Ma ogni centesimo deve essere destinato alla ricostruzione”. I provvedimenti urgenti riguarderanno: cassa integrazione guadagni, a partire dalla data dell’alluvione, estesa ai dipendenti di attività sia produttive che commerciali, dopo l’adozione del provvedimento nel pomeriggio di oggi da parte della giunta regionale; e intervento immediato di Fidi Toscana, che lunedi aprirà una sede ad Aulla, presso il Comune, per favorire l’accesso al credito per le imprese danneggiate, con una corsia preferenziale che godrà anche di un’intesa con il sistema del credito i cui elementi saranno adottati ed annunciati dalla giunta regionale nella seduta di lunedì prossimo. Rossi ha confermato i livelli di intervento annunciati nei giorni immediatamente dopo il disastro: 25 milioni, dei 65 stanziati dallo Stato, verranno in Toscana.
E con l’aumento delle accise di 5 centesimi a litro la previsione di capacità di intervento finanziario si aggira complessivamente intorno agli 85 milioni di euro. “Una cifra con cui dovremo ricostruire cinque ponti, garantire la possibilità di un riassetto idrogeologico per elevare il grado di sicurezza, garantire interventi di rimborso ai privati per abitazioni e mezzi di trasporto persi nei limiti previsti – ha sottolineato il presidente -, ma anche i rimborsi alle aziende: fino ad un massimo del 75 per cento sulle attrezzature e ad un 30 per cento per merci e magazzini”.
A tutto questo si potranno aggiungere fondi agricoli comunitari da destinare al recupero e la regimazione boschiva. Per quanto riguarda le scadenze fiscali, la Protezione civile ha già avviato la richiesta di rinvio sulla base dello stato di emergenza dichiarato. “Stiamo lavorando e risolvendo i problemi man mano – ha detto poi Rossi ai giornalisti -. Abbiamo ricostruito il muretto di contenimento e protezione del Magra. Si sta lavorando al ponte di collegamento con Parana e al guado con Mulazzo.
E’ rimasta aperta invece la questione delle scuole, in particolare elementari e medie; gli edifici della Marina individuati sono risultati inagibili. D’intesa con l’Amministrazione comunale realizzeremo allora nell’area degli impianti sportivi un moderno prefabbricato in legno di alta qualità, secondo modalità che abbiamo già applicato in altre situazioni. E’ un problema urgente per il quale approntiamo una soluzione di emergenza che consenta la ripresa dell’attività scolastica. Approfitto – ha concluso – per ringraziare tutti quelli che stanno operando, dai tanti volontari ai militari ai vigili del fuoco, alle amministrazioni e i loro funzionari; è grazie a loro se stiamo rispondendo con efficacia a questa emergenza e riusciremo a mettere in sicurezza questo territorio”. Switch off rinviato in Liguria ma non in Lunigiana Per l’emergenza alluvione il Ministero dello Sviluppo Economico ha deciso giustamente di sospendere lo switch off per il passaggio alla televisione digitale per la Liguria e nello specifico per la provincia della Spezia, previsto per il 3 e 4 novembre.
Ma non lo ha fatto per la Lunigiana. E' inaccettabile che non sia stata considerata la Lunigiana - ha dichiarato il Presidente di UNCEM Toscana Oreste Giurlani – avevamo scritto il 26 ottobre al Ministero dello Sviluppo Economico per chiedere di rinviare di qualche giorno la data dello switch off ma ancora nessuna risposta e quindi tra il 4 e il 7 Novembre in poi, ben 14 Comuni della Lunigiana, non potranno più vedere la televisione”. Così come in Liguria, anche nelle zone toscane della Lunigiana date le priorità e far fronte all’emergenza alluvione in atto, è molto difficile, anzi quasi impossibile, intervenire in questo momento sugli impianti, sulle antenne degli utenti e fare tutti quegli interventi tecnici necessari al passaggio al digitale terrestre, ma il Ministero non ci dŕ alcuna risposta”. I Comuni della Lunigiana che rimarranno al buio a partire dal 4 e dal 7 Novembre in poi sono: Aulla, Comano, Fosdinovo, Licciana Nardi, Podenzana, Bagnone, Casola in Lunigiana, Filattiera, Fivizzano, Mulazzo, Pontremoli, Tresana, Villafranca in Lunigiana, Zeri. “Non ci possiamo permettere che le popolazioni alluvionate siano anche impossibilitate ad avere una fonte informativa che rappresenta, mai come in questo momento drammatico, anche uno strumento di conforto e di compagnia.
Mi meraviglio di tanta trascuratezza - conclude Giurlani - e denunciamo fermamente la grave assenza del Governo a dare una qualunque risposta”. Aggiornamento in serata: Nei 14 Comuni della Lunigiana il passaggio delle frequenze tv dall’analogico al digitale terrestre è stato rinviato a data da destinarsi. Dopo le pressanti richieste di Regione e Uncem Toscana (Unione dei comuni, comunità, enti montani) il ministero dello sviluppo economico ha fatto sapere che autorizza, anche per la Lunigiana, lo slittamento a data da destinarsi dello switch off.
Il passaggio delle frequenze tv dall’analogico al digitale era infatti previsto, ad Aulla e in altri comuni della zona, già a partire da questa notte. Regione e Uncem avevano chiesto con forza lo slittamento del passaggio in considerazione dell’emergenza causata dall’alluvione, per evitare che, in una situazione che permane difficile, i cittadini potessero essere tagliati fuori da notizie e informazioni in molti casi indispensabili proprio per fronteggiare l'emergenza stessa.