Autoconsegna ad oltranza. È questa l’intenzione dei poliziotti penitenziari della struttura detentiva di Prato. Siamo stanchi - sottolinea Giuseppe Boccino segretario generale aggiunto del Lisiapp (Libero Sindacato Appartenenti Polizia Penitenziaria) - , di tagli e ristrettezze all’intero comparto sicurezza ed in particolare nel corpo di polizia penitenziaria. Tutto questo aggiunge Boccino , poche settimane fa nella regione si è rischiato di fermare interi processi in quanto non si riusciva a tradurre i detenuti per mancanza di carburante ai mezzi della polizia penitenziaria.
Inoltre, esiste un problema di sovraffollamento carcerario che rischia di peggiorare con la diminuzione dei fondi prevista dal governo: il ddl stabilità contiene tagli lineari al comparto sicurezza per 60 milioni di euro. Nel settore penitenziario significa un abbattimento delle possibilità di spesa che va dal quindici al venticinque per cento. Certamente era più logico tagliare sulla sicurezza dei cittadini e del sistema penitenziario chiosa Boccino, per la classe politica, che non abbassarsi gli stipendi, e diminuire il numero del milione etrecentomila beneficiari dello spoil system Italiano sparpagliati ovunque.
Purtroppo da tempo – conclude il segretario Lisiapp - gli istituti penitenziari della Regione Toscana vivono in situazioni drammatiche orami esplosive derivanti dalla grave carenza di organico stimata in circa 700 agenti rispetto ai 3021 previsti dal decreto ministeriale del 2001, dato che ritengo gia' sottostimato.