La manifestazione di protesta odierna organizzata dalle rappresentanze sindacali di Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria, Corpo Forestale dello Stato e Vigili del Fuoco è "un ulteriore monito al Governo e al Parlamento, della rabbia e demotivazione che attraversa trasversalmente le donne e gli uomini del Comparto Sicurezza e Difesa". Amministratori, sia di maggioranza che di opposizione, sportivi e cittadini comuni, sono intervenuti alla manifestazione organizzata dal SIULP Fiorentino in P.zza della Repubblica. “La Cisl è a fianco della Polizia e di tutte le forze di sicurezza in questa battaglia contro i tagli e la carenza di risorse.
Un governo che non garantisce risorse adeguate neppure a chi ogni giorno col proprio lavoro è chiamato a offrire sicurezza ai cittadini, che taglia ulteriormente su un settore già martoriato, che lascia le volanti senza benzina, non è degno di tale nome.” A dirlo è il segretario generale della Cisl di Firenze, Roberto Pistonina, confermando il pieno sostegno alla protesta lanciata dal Siulp e che vede mobilitati oggi tutti i corpi di sicurezza, uniti dalla stessa sorte di risorse sempre più scarse.
Risorse necessarie per compiere il proprio dovere e per garantire sicurezza ai cittadini. “Per questo –spiega Pistonina- la Cisl di Firenze è presente questa mattina, con una propria delegazione, in piazza della Repubblica, a Firenze, dove si svolge il presidio organizzato dal Siulp. E ha deciso di partecipare alla ‘colletta’ per la benzina alle forze dell’ordine, versando un contributo di mille euro sul conto corrente aperto da La Nazione con questa finalità.” “Limitare i diritti costituzionalmente garantiti, e quello di manifestare lo è, è sempre pericoloso.
Sul grande clamore della manifestazione del 15 ottobre a Roma si stanno innestando messaggi equivoci e divieti che sull'onda emozionale non possono che essere controproducenti. Dinanzi a questo panorama qualcuno ha deciso di limitare fortemente il dispiegarsi delle manifestazioni" così interviene Marco Noero Segretario Generale Sil Cgil Toscana. "Per noi questo è un errore, perché esperienze come il modello Firenze sono vincenti: confronto, organizzazione e legittimo diritto di manifestare sono ingredienti fondamentali per la coesione sociale: mezzi e risorse sono essenziali per la polizia, ma lavorare in un clima non ostile e di reciproca comprensione significa qualità del lavoro, oltre a rappresentare ideali più alti di democrazia.
La concreta esperienza ci dice che le manifestazioni possano e debbano essere organizzate a tutela sia della collettività che di chi manifesta. Organizzare una manifestazione e fare in modo che tutti siano garantiti non è una cosa banale, ma è assolutamente possibile e l'esperienza di Firenze del Social Forum, quando istituzioni, sindacati, associazioni si misero al tavolo lavorando fattivamente per collaborare tutti insieme, dimostra che quel modello è l'unico possibile, perché drena i rancori, permette a tutti di esprimersi ed espone al minimo le forze dell'ordine. Adesso passa il chiaro messaggio secondo il quale lo Stato, dinanzi alle dinamiche sociali, non sappia da che parte trovare le soluzioni.
D'altra parte la piazza è dei cittadini, e quindi anche dei lavoratori di polizia: i sindacati di polizia, rappresentando i lavoratori, esprimono con forza il disagio derivante da leggi assurde e dai tagli, e lo fanno adesso come lo fecero a Roma quando tutte le sigle del comparto sicurezza portarono a sfilare a Roma in corteo 40 mila poliziotti.” "Una manifestazione ricca di contenuti e ampiamente partecipata - così Riccardo Ficozzi, Segretario Generale del SIULP Fiorentino, ritiene concludere la giornata odierna - in molti hanno risposto all’appello lanciato nei giorni scorsi dal SIULP e, presentatisi in Piazza, hanno ritirato le “cedole/obbligazioni” provocatoriamente distribuite, si sono recati presso Istituti di Credito ed Uffici Postali ed hanno materialmente inviato un personale contributo in favore della Polizia di Stato al Fondo Assistenza presso il Dipartimento dell’Interno. Oltre 100 i poliziotti, oggi in piazza a Firenze, nel corso di un sit-in hanno denunciato come l’apparato Sicurezza stia andando a pezzi e come un Governo sordo si preoccupi solo di fare demagogia preservando ad ogni costo i propri benefici". Aggiunge Ficozzi: "al Paese non servono leggi speciali; servono strumenti di lavoro e risorse per poter applicare le attuali leggi, già ampiamente sufficienti a garantire standard di Sicurezza elevati.L’iniziativa, che ha visto come slogan “aiutate i desperados della Polizia” ha mostrato lo sconforto di chi, da una parte percepisce una chiara vicinanza dei cittadini ma, dall’altra, l’assoluto disinteresse del Governo.Oggi, i poliziotti in Piazza, a proprie spese e senza diritto di sciopero, non hanno rivendicato interessi propri bensì hanno rivendicato la necessità di strumenti che consentano di recuperare dignità ad un soggetto dello Stato, quale la Polizia di Stato, consentendo agli stessi operatori di lavorare serenamente in favore di tutti i cittadini" "Oggi siamo scesi in piazza – ricorda il leader della UIL PA Penitenziari Eugenio Sarno - per chiedere con forza che ci siano forniti gli strumenti per poter assolvere ai nostri doveri istituzionali.
E quando parliamo di strumenti non ci riferiamo solo a fondi economici quant’anche alle dotazioni logistiche, ai agli automezzi, all’armamento individuale e di reparto. L’irragionevole politica dei tagli orizzontali, di fatto, impedisce alle Forze di polizia di poter garantire sicurezza. Meno volanti nella strade, meno agenti nelle carceri, meno vigilanza ambientale meno interventi di soccorso pubblico. Invitiamo i politici – sottolinea polemicamente SARNO – a trasformare l’ipocrisia delle dichiarazioni di solidarietà in concretezza negli atti parlamentari.
E’ del tutto evidente che il depauperamento delle risorse economiche prosciuga ogni operatività. Maroni, Palma, La Russa e Romano non si limitino a sostegni verbali ma pretendano, quali ministri competenti, le risorse necessarie per garantire sicurezza ed ordine pubblico". Il consigliere regionale del PdL Nicola Nascosti ha aderito alla manifestazione del Siulp e di altre organizzazioni sindacali della Polizia di Stato tenutasi questa mattina a Firenze recandosi personalmente in piazza della Repubblica per incontrare i rappresentanti delle Forze dell’Ordine.
“Con la mia adesione intendo testimoniare la mia vicinanza a questi uomini e a queste donne, cui dobbiamo molto per il loro impegno, la loro abnegazione, il loro senso dello Stato. Nel momento in cui ritengono opportuno scendere in piazza credo che abbiano il diritto di essere ascoltati dalle Istituzioni. I problemi che pongono e le istanze che avanzano, compatibilmente con il particolare momento economico, sono oggetto di una seppur difficile mediazione da parte del Governo. Laddove mi sarà possibile non farò mancare la mia adesione alle istanze che hanno spinto questi operatori a scendere in piazza”.