Un momento di incontro tra tutti gli attori dell’energia, dai ricercatori alle istituzioni, per attivare un confronto costruttivo per sviluppare sinergie e nuove opportunità di crescita economica e qualitativa. Parte oggi a Firenze la settima edizione della rassegna Energethica, che dopo Torino si trasferisce in Toscana, territorio attento allo sviluppo sostenibile. L’appuntamento fiorentino è patrocinato dalla Regione Toscana, dal Comune di Firenze e dalle Province di Firenze, Siena, Pisa e Grosseto.
La Provincia di Firenze ha partecipato al convegno inaugurale con il saluto istituzionale portato dall’Assessore provinciale all’Ambiente, Renzo Crescioli. Le due proposte cardine avanzate dall’ente provinciale fiorentino sono: il progetto delle briglie sull’Arno, grazie all’intervento dell’ingegnere Andrea Morelli, e l’iniziativa della solarizzazione dei tetti dei plessi scolastici, seguita dall’ingegner Luigi Tacconi. “La Provincia di Firenze – ha sottolineato l’Assessore Crescioli – è quotidianamente attenta al settore delle energie sostenibili.
Ne sono la dimostrazione i progetti del Diamante nel Parco di Pratolino, per la produzione e stoccaggio di energia solare, la solarizzazione e geotermizzazione degli edifici scolastici, o il recupero di energia idroelettrica attraverso 13 briglie sull’Arno”. Per quanto riguarda il project financing delle centraline idroelettriche sull’Arno, l’opera permetterà il rifacimento di 13 briglie, la realizzazione di 12 minicentrali che consentiranno la produzione annua di oltre 65 Gigawatt/h di energia (con una riduzione di CO2 equivalente pari a oltre 45.000 tonnellate annue, corrispondente al 2% delle emissioni di CO2 equivalente dell’intera Regione Toscana), una serie di opere di riqualificazione e valorizzazione lungo le sponde dell'Arno, nonché un flusso di cassa da destinare al finanziamento di altre opere di difesa del suolo. Per quanto riguarda la solarizzazione degli istituti scolastici, la Provincia ha portato l’esempio dell’installazione effettuata sul tetto del Giotto Ulivi di Borgo San Lorenzo.
L’impianto, nonostante la frequente copertura del cielo, funziona egregiamente: il contatore installato dall’ENEL per conto del GSE (Gestore dei Servizi Elettrici) segnala una produzione di energia elettrica di oltre 700 kiloWattora già utilizzata dalla scuola. L’impianto fotovoltaico realizzato è del tipo “integrato nell’architettura”: la superficie di captazione (pari a circa 200 mq) anziché essere collocata sul tetto dell’edificio è installata in aggetto rispetto alla linea di gronda.
In tal modo l’impianto svolge tre differenti funzioni: produce energia elettrica, funziona da schermatura solare per le sottostanti aule esposte a sud (evitando il surriscaldamento degli ambienti) e protegge la facciata dell’edificio dalla pioggia e dai vari agenti atmosferici. In prossimità dell’ingresso della scuola è collocato un display che permetterà di tenere sotto controllo il regolare funzionamento dell’impianto indicando il valore della Potenza istantanea in kW, la quantità di energia elettrica prodotta fino a quel momento in kWh, le emissioni di CO2 evitate in kg.