Addio ai manifesti pubblicitari con immagini erotiche, lesive del decoro e della dignità delle donne Stop alle pubblicità lesive della dignità della donna. E’ con questo intento che lo scorso maggio l’ Assessore alle Pari Opportunità del Comune di San Miniato Giuditta Giunti, ha proposto alla Giunta comunale di deliberare l’adesione alla risoluzione del Parlamento europeo sull’impatto del marketing e della pubblicità sulla parità fra uomini e donne e di istituire una commissione tecnica per l’identificazione dei parametri per definire una pubblicità lesiva.A seguito della delibera di Giunta il lavoro si è concentrato sulla composizione della Commissione tecnica, presieduta dall’Assessore Giunti, che è risultata la seguente: il Presidente della Commissione Pari Opportunità, un responsabile dell’Ufficio Tributi, il Dirigente del Settore Servizi alla Persona, un responsabile violenza di genere della Società della Salute del Valdarno Inferiore, una psicologa, un’avvocata, un’insegnante, una rappresentante dell’associazionismo. Questi ultimi quattro componenti sono stati individuati dalla Presidente della Commissione all’interno dell’associazionismo e nella cittadinanza impegnata nel riconoscimento dei diritti delle donne.La Commissione tecnica ha lavorato in questi mesi per definire i parametri di valutazione della pubblicità ritenuta lesiva ed ha prodotto alcune “linee guida” che, proprio nei giorni scorsi, sono state sottoposte ed approvate dalla Giunta.
La Commissione ha elaborato anche una proposta di modifica del Regolamento Comunale per le affissioni, che dovrà essere votato in Consiglio Comunale. “Esprimo grande soddisfazione per il lavoro fatto fin ora, ha dichiarato Giuditta Giunti, per la piena collaborazione e la grande professionalità riscontrata da parte di tutti i componenti della Commissione tecnica. Non volevamo aderire soltanto ad una risoluzione, ci premeva anche cominciare a lavorare concretamente sulla realtà e speriamo di esserci riusciti.
E’ prezioso avere una città amica che rifiuti la pubblicità che utilizza impropriamente il corpo delle donne. La pubblicità è uno degli aspetti della realtà con cui ciascuno si confronta nella vita quotidiana ed è per questo che se presenta messaggi discriminatori e/o degradanti basati sul genere e gli stereotipi di genere diviene un ostacolo per una società moderna e paritaria”.