Firenze - Il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha replicato al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi che, “in estrema sintesi, - si legge in una nota diffusa dall'associazione ecologista - ha declinato (nota n. AOO-GRT/203057/A.130 dell’8 agosto 2011) ogni competenza riguardo al progetto ferroviario 'alta velocità' - sottoattraversamento dell’area urbana di Firenze (“nodo di Firenze”) e riguardo l’utilizzo delle relative terre da scavo per il recupero ambientale della miniera di S.
Barbara (Comuni di Cavriglia, AR, e di Figline Valdarno, FI), oggetto di specifico ricorso (25 maggio 2011) alle istituzioni comunitarie, nazionali, regionali e locali”. L’Associazione ecologista ha ricordato al massimo rappresentante politico-amministrativo della Regione Toscana che sono oggetto di verifica di ottemperanza da parte di Agenzie tecniche e Amministrazioni (A.R.P.A. Toscana, Nucleo di valutazione dell’impatto ambientale della Regione Toscana, Dipartimenti tecnici, ecc.) appartenenti all’Amministrazione regionale toscana specifiche condizioni vincolanti del decreto Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del mare n.
DSA-DEC-2009 938 del 29 luglio 2009, conclusivo del procedimento di valutazione di impatto ambientale – V.I.A. relativo al progetto per il recupero ambientale della miniera di S. Barbara – costruzione dei bacini di Castelnuovo dei Sabbioni e Allori all’interno della miniera e riassetto idrografico e morfologico dell’area di miniera. “Inoltre – si legge nella nota - , riguardo gli aspetti di ordine urbanistico-statico-sismico, ben presenti riguardo il progetto del c.d. “nodo di Firenze” – il cui procedimento di V.I.A.
si è concluso con un provvedimento positivo con numerose condizioni (decreto Ministero Ambiente n. 649 del 23 giugno 2005) – è stato opportuno ricordare che il territorio comunale di Firenze è classificato zona “3 s” (medio rischio) ai fini del rischio sismico (ordinanza Presidente Consiglio Ministri n. 3519 del 19 giugno 2006; deliberazione Giunta regionale Toscana n. 431 del 19 giugno 2006) e che le competenze per l’adozione di provvedimenti di sospensione dei lavori sono in capo al “dirigente del competente ufficio tecnico della regione”, ai sensi dell’art.
97 del D.P.R. n. 380/2001 e s.m.i”. Il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha chiesto al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi l’esercizio delle competenze di direzione, coordinamento, impulso, vigilanza proprie di ogni vertice-politico-amministrativo nei confronti delle agenzie tecniche e delle amministrazioni appartenenti alla Regione Toscana a fini di tutela ambientale e dell’ineguagliabile patrimonio storico-culturale e urbanistico fiorentino. ulteriori informazioni su http://gruppodinterventogiuridicoweb.wordpress.com