Il nuovo canile rifugio del Comune di Firenze, il bilancio

Primo bilancio di successi per il Parco degli animali: quattordici cani adottati in tre mesi. L'assessore Meucci: "Un luogo bellissimo che si è perfettamente integrato nel quartiere"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 ottobre 2011 18:57
Il nuovo canile rifugio del Comune di Firenze, il bilancio

Firenze - Quattordici cani dati in adozione, dieci restituiti ai proprietari, sei casi difficili trattati (con notevoli progressi e un’adozione), visite dei cittadini in continuo aumento (dalle 23 di giugno alle 116 di settembre): è davvero positivo il bilancio dei primi tre mesi di attività del ‘Parco degli animali’, il nuovo canile comunale inaugurato il 17 giugno scorso nella grande area di Ugnano, che attualmente ospita 50 cani. Fra loro anche ‘Chiorbaciov’, un meticcio raccolto, recuperato ed educato dal personale del canile, che stamani ha partecipato alla presentazione dei dati con l’assessore alle Politiche del territorio Elisabetta Meucci, il direttore dell’Ambiente Pietro Rubellini, il responsabile della struttura Arnaldo Melloni e gli operatori.

L’obiettivo principale del canile rifugio è trovare una casa per tutti gli animali ospiti (Chiorbaciov compreso), con un programma di rieducazione che comprende tecniche di avvicinamento alle persone, condotta al guinzaglio, uso della museruola, obbedienza ai comandi, confidenza con il mondo esterno. Per le adozioni viene utilizzato un protocollo, con l’obiettivo di raccogliere maggiori informazioni possibili sulla persona interessata all’adozione, per poter affidare ‘il cane giusto alla persona giusta’ senza brutte sorprese per nessuno: ed infatti non c’è stato neppure un caso di cane restituito dopo il periodo di prova.

“Il canile è una struttura bellissima – spiega l’assessore Meucci – Non solo perché dà una risposta di civiltà al problema dell’abbandono, ma anche perché è un luogo di aggregazione per le persone che si è perfettamente integrato nel territorio. Lo dimostra il successo che ha con i residenti della zona: temevano degrado e rumore, hanno trovato un luogo dove trascorrere un pomeriggio in mezzo alla natura e agli animali: al canile ogni giorno ci sono non solo persone che vogliono adottare un cane, ma tanti cittadini, famiglie, bambini”.

Il Parco è gestito direttamente dall’amministrazione comunale con 8 dipendenti. Le attività di pulizia dei box e di somministrazione del cibo è affidata ad una associazione temporanea di impresa tra cooperative sociali (Archimede-Samarcanda); inoltre in accordo con la struttura carceraria di Sollicciano e dopo un corso finanziato dal Rotary, è attivo un progetto di inserimento lavorativo dei detenuti e il primo di questi svolge già l’attività nel canile. E’ anche presente un presidio dell’Enpa (Ente nazionale protezione animali) che collabora per le politiche di adozione dei cani.

“Per adottare un cane, anche di grossa taglia, non c’è bisogno di un grande giardino: basta anche un piccolo appartamento – spiegano gli operatori – quello che è necessario però è avere la consapevolezza dei doveri che ci aspettano, sia verso il cane che la comunità. Un impegno che viene ricompensato con tanto e incondizionato amore” In questi mesi sono stati eseguiti anche test veterinari: esami coprologici, per la filariosi (un animale è risultato positivo, curato ed è ora in fase di recupero), vaccinazioni annuali.

Il test per la leishmaniosi sarà fatto a partire da novembre, come previsto dallo screening. I cani ospitati nel Parco, gran parte dei quali trasferiti da Arezzo dove erano in attesa del completamento dei lavori, sono animali che hanno nel loro passato le storie più varie, spesso segnate da episodi di violenza e di abbandono. Ciascun animale è accompagnato da una scheda con fotografia che ne evidenzia età, carattere, compatibilità con altri animali e eventuali problematiche nel rapporto con gli umani.

Il canile è anche dotato di un ambulatorio veterinario ampio e completo di tutte le attrezzature più innovative e di una ‘sala socializzazione’ per far incontrare cani e futuri padroni e favorire le adozioni. La progettazione e la realizzazione della nuova struttura, costata oltre un milione e mezzo di euro, sono il frutto di anni di studio e anche i minimi dettagli sono stati studiati per rendere funzionale l'attività e garantire il benessere degli animali. Ci sono 30 box con relative aree di sgambamento, altri 12 per casi ‘difficili (3 da utilizzare in caso di malattie contagiose), i locali logistici (uffici, servizi, cucine, infermeria), un nucleo servizi composto da lavanderia, magazzino, locale preparazione pasti per i cani e dispensa; sono inoltre state realizzate due strade di accesso alla struttura servizi costruite in materiale tale da garantire il mantenimento della superficie drenante.

Tutte le strutture sono dotate di illuminazione, acqua, impianto di smaltimento e riscaldamento; la pavimentazione di ogni singolo box e del corridoio è al quarzo, per ridurre le alterazioni dei polpastrelli delle zampe dei cani e, nello stesso tempo, garantire condizioni igienico sanitarie ottimali. Sono state inoltre installati pannelli fonoassorbenti per ridurre l’inquinamento acustico. Il “Parco degli animali” è in via del Pantanino ed è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 11.30, il martedì e il giovedì anche dalle 15 alle 17; il sabato mattina su appuntamento.

Entro la fine del mese sarà anche on line sullla rete civica un sito dedicato, con le foto degli animali adottabili. Tel 055 7352018 adozioni.animali@comune.fi.it diritti.animali@comune.fi.it

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