Prato – Durante un’attività coordinata dalla Procura della Repubblica di Prato, svoltasi nel territorio del Comune di Prato, il 2 maggio scorso la Polizia provinciale e l'unità cinofila della Polizia municipale di Prato hanno svolto una perquisizione nell’abitazione di un allevatore di cani e in un terreno, di proprietà nello stesso, occultato nei boschi della prima periferia. Gli accertamenti hanno permesso di porre sotto sequestro penale 7 cani da caccia detenuti irregolarmente e privi di ogni documento identificativo, nonché verificare che uno di essi era detenuto in condizioni incompatibili con la propria natura. Questo tipo di cane viene solitamente impiegato nell’attività venatoria amatoriale, ma può essere integrato anche per attività agonistiche e quindi acquisire anche un elevato valore commerciale.
I cani sono stati temporaneamente affidati al canile del Calice di Prato. Gli agenti hanno proceduto a porre sotto sequestro penale anche numerosi documenti di cani di dubbia provenienza. Nell’ambito dell’operazione, sono stati inoltre accertati reati di tipo edilizio e inerenti la corretta detenzione delle armi. Tale importante intervento è frutto della fattiva collaborazione dei reparti impiegati, che già da tempo collaborano per il contrasto di traffico, commercio e detenzione illecita di cani.