“Calma e gesso.” Questo il messaggio lanciato dal PdL e accolto dalle Commissioni consiliari riunite in sessione congiunta per esaminare la proposta della Giunta regionale per l’istituzione dell’autorità portuale regionale. “La questione è di estrema delicatezza e merita un percorso istituzionale accurato e soprattutto partecipato. La fretta è troppo spesso nemica del bene soprattutto quando di mezzo c’è lo sviluppo di porti strategici e città importanti come Viareggio. Per questo – chiariscono i consiglieri regionali PdL Alberto Magnolfi (Capogruppo), Giovanni Santini, Paolo Enrico Ammirati e Stefania Fuscagni membri delle commissioni Affari Istituzionali, Ambiente e territorio, Infrastrutture – abbiamo sollevato perplessità e preoccupazioni su un percorso troppo accelerato come quello ipotizzato dalla Giunta.” Insomma uno stop? “Non esattamente - commenta il Presidente Alberto Magnolfi.
Direi piuttosto la proposta di un percorso di approfondimento che si rende necessario anche alla luce del progetto di legge avanzato dalla Giunta sul quale abbiamo espresso, in modo fermo, fortissime riserve. Infatti, così come messo nero su bianco dalla Giunta, l’Autorità portuale governerebbe lo sviluppo urbanistico di gran parte del territorio del Comune di Viareggio, “commissariando” di fatto il Comune. A ciò deve aggiungersi una composizione improponibile: 3 rappresentati della Giunta regionale a fronte del solo Sindaco di Viareggio.
Di fronte a queste nostre precise obiezioni, la Commissione ha manifestato una positiva disponibilità a condividere un percorso che permetta di approfondire le questioni aperte e a modificare il testo. Una disponibilità che fa ben sperare, e che riconosce la fondatezza dei nostri rilievi. ” “Noi siamo per fare una buona legge – puntualizza il Vicepresidente della Commissione “Mobilità e Infrastrutture” Giovani Santini - che non penalizzi i territori e che salvaguardi l’autonomia degli enti locali in materia di pianificare urbanistica.
Tutto ciò, ovviamente, nel rispetto delle prerogative delle singole Istituzioni tra cui, appunto, la costituenda Autorità portuale.” “Questo è il punto – concludono i consiglieri regionali PdL – non possiamo mettere il carro davanti ai buoi. Prima di discutere nel merito dell’Autorità in quanto tale, occorre definire bene il quadro più generale delle competenze e delle funzioni in materia di pianificazione territoriale per evitare che la nuova autorità regionale divenga nei fatti, forse anche al di là delle reali volontà della Giunta, uno strumento per «commissariare» de facto i Comuni.
Uno scenario che, a nostro avviso, deve essere in ogni modo scongiurato.”