L'esame dei dati sull'andamento della cassa integrazione in Toscana nei primi 8 mesi dell'anno rispetto al corrispettivo periodo 2010 nel quale ricordiamo si è toccato il record storico nel ricorso a questo strumento, conferma un calo come già evidenziato nei mesi scorsi da 33.519.052 ore a 31.379.884 in valore assoluto ( -6,38%) con un crollo dell'ordinaria legata a crisi congiunturali ( - 26,8) una lieve flessione di quella in deroga ( - 4,05) ma con una preoccupante crescita di quasi il 10%, da 10.037.414 a 11.010.028 della straordinaria.
Per quest'ultima fattispecie il cosiddetto “tiraggio” cioè le ore effettivamente non lavorate rispetto alla richiesta, si dimostra molto alto in considerazione del fatto che in molti casi ci si trova di fronte ad imprese ferme per l'intero ciclo o addirittura chiuse. Nei prossimi mesi assisteremo quindi ad un effetto automatico di messa in mobilità e quindi di uno stato di disoccupazione, per diverse migliaia di lavoratori giunti alla fine del periodo di protezione sociale. Tra le provincie colpisce l'aumento della provincia di Grosseto ( +71%) si conferma critico il dato di Pistoia ( +29%) mentre la provincia che segna il dato migliore continua ad essere Prato ( -29.5%).
Tra i settori bene il tessile con un calo di quasi il 30%, mentre continua a crollare l'edilizia ( +12,34%) che supera per la prima volta gli 8 milioni e trecentomila ore di cassa. Secondo Daniele Quiriconi, responsabile del mercato del lavoro per la segreteria regionale della CGIL Toscana, “ la fragilità dell'occupazione nella nostra regione appare confermata con un dato sulla produzione complessivamente in calo e una cassa straordinaria che a Settembre peggiorerà ancora. Se a questo aggiungiamo l'effetto depressivo della manovra di agosto e una ulteriore restrizione del credito già in atto, appare evidente come sia urgente un intervento straordinario per la crescita senza il quale, anche in Toscana, il rischio è quello di superare in negativo la punta di crisi drammatica del 2009.”