Le musiche delle nozze di Ferdinando I de’ Medici e Cristina di Lorena nel 1589 faranno da apertura alla Festa barocca, il prossimo 30 settembre nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio. L’evento, organizzato dal maestro Federico Maria Sardelli, fondatore e direttore dell’orchestra barocca Modo Antiquo, con il sostegno dell’assessorato alla cultura e di Arcus, prevede tre concerti (oltre al 30 settembre, il 3 e il 7 ottobre) ed è il primo di questo genere a Firenze. “Questa Festa - ha sottolineato l’assessore alla cultura Giuliano da Empoli - è uno dei modi migliori per rinnovare il rapporto della città con Palazzo Vecchio e per far conoscere e comprendere questo luogo in tutte le sue sfaccettature, da quelle dissacranti che l’hanno fatto diventare ‘casa’ per alcuni mesi del contemporaneo ‘teschio’ di Damien Hirst a questo excursus musicale inedito che farà riscoprire la sua storia rinascimentale e barocca”. La Festa Barocca inizia così con una festa prebarocca.
Nel 1589, con i festeggiamenti del matrimonio, l’arte dello spettacolo dei Medici raggiunse la sua massima espressione e la loro politica culturale festeggiò il maggior successo. All’interno di una fitta serie di memorabili cortei, giochi, pranzi-spettacolo che abbagliava il pubblico per giorni e giorni, l’evento più splendido e opulento, che suscitò lo stupore maggiore, furono gli intermedi alla Pellegrina, una commedia di poco conto che servì da pretesto alle inaudite esibizioni musicali e illusionistiche negli intervalli tra atto e atto.
Per ben otto mesi si tenevano impegnati i migliori compositori, cantanti e strumentisti – insieme all’architetto Buontalenti e una larga schiera di tecnici delle scene – per preparare e studiare le meraviglie degli intermedii. Per poter riunire i più eccellenti musicisti del momento, Luca Marenzio ed Emilio de’ Cavalieri da Roma, Alessandro Striggio da Mantova, la diplomazia dovette lavorare duramente e in largo anticipo. I migliori cantanti, Jacopo Peri, Giulio Caccini, Vittoria Archilei, intrigavano per partecipare e ben figurare nella memorabile esecuzione.
“Le fonti – ha spiegato Sardelli – consentono oggi di ricreare i ricchi colori strumentali di queste pagine, così come piacquero ai Medici. L’ensemble Modo Antiquo unirà per l’esecuzione un organico d’eccezione, fedelmente modellato sui documenti dell’epoca. Per ricostruire lo sfarzo strumentale di allora avrò a disposizione oltre 20 strumentisti, 6 solisti e il coro «Opera Polifonica». Un organico reso unico da strumenti rari come il lirone, la lira da braccio, la viola bastarda”. Il secondo concerto, il 3 settembre, dal titolo Il caos dietro l’armonia, consentirà invece “di andare a scoprire - ha sottolineato Sardelli - il lato oscuro del ‘600, la musica dell’uomo che ha la consapevolezza inquietante di non essere più al centro dell’universo.” Il B.L.U.
ensemble, recentemente selezionato tra i migliori gruppi emergenti per il “Fabulous Fringe” del prestigioso Oude Muziekfestival di Utrecht, eseguirà musiche poco conosciute di Kapsberger, Sances, Caccini, Falconiero, Corbetta, Busatti, Uccellini e Berardi. La conclusione della Festa Barocca è affidata alle Nuove scoperte vivaldiane - Arie e concerti dopo 280 anni di silenzio: Modo Antiquo offre una prima esecuzione pubblica delle ultime scoperte vivaldiane affidandole a specialisti di primo piano del mondo barocco, come il direttore-flautista Alexis Kossenko o il controtenore Antonio Giovannini.
Gli ultimi mesi hanno rivelato alla ricerca vivaldiana alcune importanti novità. Sono state scoperte quattro arie da un'opera perduta di Vivaldi, L’Inganno trionfante in amore, due sonate per violino e basso continuo, un concerto per violino e orchestra e infine un concerto per flauto traversiere e archi dal titolo “Il Gran Mogol”. Le composizioni saranno poi incise da Modo Antiquo col titolo «Vivaldi New Discoveries 2», per la collana Vivaldi Edition della casa discografica Naïve. I concerti sono a ingresso libero con prenotazione obbligatoria (asscult@comune.fi.it e 055-2768042).
Tutti i concerti si svolgono alle ore 21.15 in Palazzo Vecchio, il primo nel Salone dei Cinquecento e gli altri in Sala dei Gigli. Completano il Festival due conferenze sul tema del barocco che si svolgeranno sempre in Palazzo Vecchio, nei giorni dei concerti, alle 18 (vedi i dettagli nel documento allegato).