A 690 anni dalla morte del Sommo Poeta, Firenze lo ricorda con un evento suggestivo nell’auditorium di Santo Stefano al Ponte Vecchio, dove è in corso la mostra “Dalì e Rodin: omaggio a Dante" che farà da sfondo a "La Notte Bianca di Dante" del 13 settembre. Nell’auditorium di Santo Stefano al Ponte Vecchio attori e musicisti faranno rivivere, tra le illustrazioni di Dalì e i bronzi di Rodin, la Divina Commedia. L’evento è stato presentato stamattina a Palazzo Vecchio da Eugenio Giani, presidente del Consiglio Comunale, da Laurent Marthaler, curatore della mostra, da Enrico Ghidetti, presidente della Società Dantesca e dal suo vice, Giarcarlo Garfagnini.
La serata sarà la prima di un appuntamento che si rinnoverà ogni anno. “Da ora in poi anche a Firenze organizzeremo eventi in occasione della morte di Dante non solo per la nascita - ha annunciato Giani - La notte bianca fra il 13 e il 14 settembre è una grande occasione per la città, un modo per partecipare emotivamente e con suggestione alla morte di Dante, per festeggiare uno dei più grandi della letteratura mondiale in un contesto bellissimo quale quello offerto dalla straordinaria mostra di Dalì e Rodin allestita nell’auditorium di Santo Stefano al Ponte Vecchio”.
“Siamo onorati si aver portato qui a Firenze le opere di Dalì e di Rodin ispirate alla Divina Commedia e di poter contribuire ad un evento così importante come La notte Bianca di Dante – ha detto Laurent Marthaler - Ringrazio il Comune di Firenze e il presidente del Consiglio comunale, Eugenio Giani, per il supporto e l’entusiasmo con cui ci hanno accolto. Un sentito grazie va alla Società Dantesca, che ha ci ha dato un aiuto indispensabile all’allestimento dell’evento, alla Fondazione Florens e alla Se.di.fi., società che gestisce l’auditorium”. La serata inizierà alle 21, davanti all’ingresso dell’auditorium in piazza Santo Stefano al Ponte Vecchio, e poi si sposterà all’interno, tra le illustrazioni e le opere dei due maestri.
Due attori, Luisa Cattaneo e Gabriele Giaffreda, diretti dal regista Stefano Massini, declameranno i versi immortali di Dante che più di tutti hanno ispirato le opere di Rodin, come il terzo canto (La Porta dell’Inferno) e il quinto (Paolo e Francesca che hanno ispirato il Bacio). Sottofondo della serata saranno le musiche di Liszt eseguite dal pianista Ettore Costabile. Dalle 21 fino alle 24, l’ingresso alla mostra sarà gratuito. La mostra, allestita da Artco France, comprende 120 stampe e sculture in bronzo di Salvador Dalì, tra cui i 100 canti della Divina Commedia, e 60 sculture in bronzo di Auguste Rodin tratte dalla sua opera monumentale “La Porta dell’Inferno”.
In esclusiva mondiale, è già possibile ammirare il Bronzo del Terzo modello. Inoltre, per la prima volta in Italia, è stata esposta nella sua interezza anche la rarissima collezione di 143 disegni di Rodin: Album Goupil. La mostra, partita il 28 luglio scorso, durerà fino al 28 settembre. Laurent Marthaler fa un primo bilancio : «La mostra sta avendo un successo che supera le nostre aspettative: in media 200 ingressi al giorno. I visitatori sono aumentati da inizio settembre, con il ritorno dei fiorentini dalle ferie: segno evidente del legame che la città ha con Dante».
Durante la conferenza stampa è stato ricordato anche che il 25 settembre, in occasione di Corri La Vita, i partecipanti alla gara che si presenteranno all’ingresso con la maglietta ufficiale della manifestazione entreranno gratis. L’assessore al Turismo Elisabetta Cianfanelli a nome del Comune di Firenze, e su invito del festival Dante 2021 e dell’Accademia della Crusca, Carla Fracci, assessore alla Cultura della Provincia, il presidente della Cassa di Risparmio Aureliano Benedetti, il direttore degli Uffizi Antonio Natali, la direttrice della Biblioteca Nazionale Maria Letizia Sebastiani, l’imprenditore Lorenzo Villoresi, l’editore Daniele Olschki e tanti altri. Dopo domani, domenica 11 settembre, un folto gruppo di personalità fiorentine parteciperà a Ravenna alla tradizionale cerimonia dell’olio, l’omaggio che la patria di Dante Alighieri offre ogni anno alla tomba del sommo poeta, sepolto come noto nella città romagnola. E’ la prima volta che l’evento si svolge in questa forma, di cui in passato era protagonista la sola amministrazione comunale.
Stavolta il Festival ha progettato di coinvolgere anche la società civile di Firenze e il mondo della cultura, per sottolineare i debito di riconoscenza dell’intera città verso l’illustre concittadino. La cerimonia, alla quale parteciperà anche il sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci, suggella peraltro la prima edizione del festival di Dante (Dante 2021) promossa nel contesto del Settembre Dantesco dalla locale Fondazione Cassa di Risparmio con la direzione scientifica dell’Accademia della Crusca, il coordinamento del linguista Domenico De Martino e l’organizzazione dell’Associazione Progetto21 presieduta da Daniele Gardenti. Il Festival si concluderà peraltro domani con un convegno sulla lingua italiana da Dante a oggi, cui parteciperanno anche la presidente dell’Accademia Nicoletta Maraschio e il poeta Franco Buffoni, e con il celebre spettacolo di danza Inferno, che il coreografo Emiliano Pellisari ha dedicato a Dante. Oltre ai personaggi citati, della delegazione fiorentina faranno parte anche i direttori di alcune università straniere presenti a Firenze: Alessandro Gentili per la James Madison University, Rosa Cuda per il Middlebury College e Stefano Baldassarri per The International Studies Institute at Palazzo Rucellai.
L’università di Firenze sarà invece rappresentata dal costituzionalista Giorgio Gaja e dall’italianista Giuseppe Nicoletti. Saranno inoltre presenti il regista Beppe Menegatti, Stefano Maria Bettega, direttore dell’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche (ISIA), Gennaro Capuano, direttore della Fête du livre et des cultures italiennes di Parigi, il musicologo Daniele Spini, l’attore Amerigo Fontani, la poetessa Elisa Biagini, le scrittrici Elisabetta Perini (Grammatica italiana per tutti) e Dianne Hales (La Bella lingua), l’editore Franco Cesati, il direttore del Pronto soccorso dell’ospedale di Careggi Stefano Grifoni e il presidente del consorzio Quadrifoglio Giorgio Moretti.