Ancora giorni di caldo record a Firenze, con temperature da ‘bollino rosso’ anche domani, quando sono previsti 35 gradi. Da sabato, invece, dovrebbe esserci un piccolo raffrescamento. Resta al momento attivo lo stato di allerta per la Protezione civile e i servizi sociali per intervenire in caso di necessità. Sempre valide le regole per proteggersi dall’afa, rivolte soprattutto ai bambini, agli anziani e alle persone con patologie particolari: non uscire nelle ore più calde; non rimanere sotto il sole a lungo; fare una colazione abbondante e pasti leggeri; bere molta acqua e mangiare soprattutto frutta e verdura; utilizzare vestiti chiari e leggeri.
In caso di necessità è a disposizione il numero verde dell'aiuto anziani 800-801616. “Il Telecare è sempre stato utilizzato al servizio degli anziani, in particolare per fronteggiare l’emergenza caldo. I 2 milioni e 500 mila euro corrispondono all’investimento totale e non certo solamente all’acquisto delle attrezzature utilizzate a domicilio dagli anziani di cui una parte risulta ancora in giacenza. Peraltro, stiamo valutando come utilizzare al meglio i macchinari attualmente in giacenza, anche ipotizzandone l’uso da parte di terzi”.
Lo afferma l’assessore alle politiche sociosanitarie Stefania Saccardi replicando alle dichiarazioni del consigliere del Pdl Francesco Torselli. “Il Comune di Firenze - ricorda Saccardi - nel periodo estivo per fronteggiare l’emergenza caldo a tutela dell’anziano fragile ha istituito da alcuni anni un servizio di assistenza attivabile con il numero verde 800801616 e convenzionato con il servizio Telecare di Montedomini. Grazie a questa collaborazione vengono assistiti circa 1.200 anziani segnalati dai servizi territoriali”.
“Per quanto attiene ai macchinari attualmente in giacenza - aggiunge -, questi sono un’esigua parte dell’investimento totale e il Comune e la Regione stanno già valutando la fattibilità di incrementare il servizio di sorveglianza attiva sugli anziani”. Sempre a proposito di Montedomini, l’assessore Saccardi risponde anche al consigliere Stefano Bertini (Pdl). “Le preoccupazioni del centrodestra indicano scarsa conoscenza dei problemi e dei servizi - sostiene Saccardi -.
Non si capisce cosa c’entri l’Ospedale di Torregalli con il Prim di Montedomini. La tematica della costruzione del nuovo Torregalli niente ha a che vedere con il Prim, che, comunque, non sarebbe ospitato nella struttura ospedaliera avendo altre finalità. Forse il centrodestra confonde la struttura ospedaliera con il luogo dove aprirà tra pochi giorni l’Istituto riabilitativo Don Gnocchi, continuando, comunque, a sbagliare sulle modalità di gestione del servizio di riabilitazione che è e resta un servizio svolto in convenzione con l’Azienda sanitaria con i medesimi costi che l’Asl riconoscerà a chiunque lo gestisca”.