Il servizio di assistenza domiciliare "Telecare" è al centro di una interrogazione presentata dalla capogruppo di Rifondazione Comunista Monica Sgherri, dalla vicecapogruppo Anna Nocentini e dal consigliere Leonardo Pieri. «Il progetto - ha ricordato Anna Nocentini - si basa su telecamera, televisore sempre acceso, cordless con digitazione di diversi tasti, uso del telecomando e sembra destinato ad una classe di liceali piuttosto che ad anziani, spesso con problemi di vista, di udito, di manualità.
Questo servizio, dunque, si basa su strumenti e modalità assai più complesse delle attuali e diversi utenti hanno rinunciato al servizio in forza di tale complessità, allontanando così vistosamente l'obiettivo annunciato dal presidente di Montedomini nel marzo 2004, di avere 2500 apparecchi in funzione entro il 2004. Peraltro in alcune zone della città non è attivabile la connessione ADSL e in molti casi gli anziani possiedono apparecchi televisivi vecchi che non consentono la piena fruizione del servizio».
«Sull'altro versante - ha aggiunto la vicecapogrupo di Rifondazione - i lavoratori addetti lamentano il fatto che le apparecchiature non sono a tutt'oggi pienamente collaudate ed efficaci: il rischio è che l'assistenza domiciliare basata su questo sistema finisca per non rispondere alle necessità reali di persone affette da Alzhaimer, da morbo di Parkinson, da malattie cardiache. Si sono fatti investimenti significativi, della Regione per 1.750.000 euro, del Comune per 500.000 euro e egualmente della Fondazione Cassa di Risparmio.
Si è esternalizzato il servizio finora svolto direttamente dal Comune attribuendone la gestione al polo anziani di Montedomini ma ancora una volta sembra che i cittadini non abbiano da questo più garanzie e tutela». «Ora - ha concluso Anna Nocentini - è necessario quanto meno verificare le motivazioni degli anziani che hanno rinunciato all'allacciamento , per intervenire con soluzioni adeguate e particolari anche per mettere in condizioni altri anziani di poter usufruire di questo servizio ed arrivare all'attivazione dei 2500 apparecchi previsti da Montedomini».
(fn)