"E' un danno di immagine" ha tuonato Matteo Renzi, al quale proprio non è andata giù la campagna pubblicitaria della WC Net che ritrae dei nani da giardino in assetto da manifestanti che occupano piazza della Signoria per lamentare "Che Puzza.. Puzza" come da slogan passato più volte sulle reti televisive. Il sindaco ha dato mandato ai legali di Palazzo Vecchio di realizzare una formula giuridica per presentare richiesta di risarcimento danni e termine immediato della campagna pubblicitaria 'lesiva' del capoluogo toscano.
Per dare maggiore peso all'azione legale ha chiamato in causa anche l'azienda Quadrifoglio che si occupa di tenere pulita la città. Il sindaco non è nuovo a "campagne contro le campagne" pubblicitarie ritenute di cattivo gusto o lesive dell'immagine della città. Una famosa discussione lo vide partecipe con la Soprintendenza per l'eliminazione delle posate dal Corridoio Vasariano il cui restauro era sovvenzionato dal marchio pubblicitario incriminato. Il Comune si è prodigato negli ultimi mesi anche nel nuovo piano della riorganizzazione della pubblicità che prevede dimensioni precise per gli stand espositivi ed una 'censura' preventiva alla quale (forse) non sarebbe sfuggita una simile propaganda al 'profumo di offesa'.