E’ accaduto nella trascorsa notte, dopo essere giunta alle ore 24.00 circa presso la Centrale Operativa della Questura la segnalazione che due cassonetti per la raccolta di rifiuti solidi urbani erano stati incendiati, uno in via Lapo da Castiglionchio e l’altro in Via Erbosa. Diramata immediatamente la notizia alle pattuglie in servizio ordinario di controllo del territorio, è stata pianificata dagli operatori della Centrale una serrata attività di ricerca l’autore del reato, con la dislocazione delle pattuglie a disposizione in tutte le zone limitrofe ai luoghi interessati degli eventi delittuosi.
Dopo aver battuto tutte le arterie stradali della zona Europa, una pattuglia delle volanti, ritornata in Via Erbosa ha notato la presenza di una donna che, con fare sospetto, si aggirava nei pressi del luogo ove era stato bruciato un cassonetto, e che alla vista degli operatori, probabilmente consapevole di aver generato dubbi sulla sua presenza “in loco”, ha tentato di eludere un eventuale controllo invertendo la direzione di marcia. Una volta bloccata, la donna, una lucchese di 46 anni, senza fissa dimora, è risultata gravata da notevoli precedenti di polizia per rapina, scippo, violenza, minaccia e resistenza a p.u., danneggiamento e incendio.
Attesi i precedenti specifici, gli agenti hanno più folte chiesto alla donna cosa ci facesse in un luogo così isolato a quell’ora, soprattutto nei pressi di un cassonetto poche ore prima incendiato. La donna, incapace di addurre motivate ragioni circa la sua presenza “in loco”, dopo essere stata trovata in possesso di un accendino, probabilmente utilizzato per appiccare il fuoco, ha finto per confessare la bravata dichiarando di essere stata l’autrice di entrambi gli incendi occorsi nella sera. Condotta in Questura, la donna è stata denunciata per danneggiamento aggravato.