Firenze - Con indosso il burqa sono entrati in Consiglio regionale della Toscana, dove si stavano svolgendo i lavori d'Aula, gettando nello scompiglio la seduta. E' la protesta inscenata questa mattina da cinque esponenti del Circolo La Martinella di Firenze per protestare contro la decisione dell'Assemblea regionale di respingere una mozione della Lega Nord in cui si prevedeva ''il divieto di indossare capi di abbigliamento che coprono il volto'', come il burqa. “La Lega Nord Toscana esprime la propria vicinanza all’azione del circolo culturale “La Martinella” di Firenze in Consiglio Regionale.
Cinque membri del circolo, infatti, si sono presentati indossando il burqa dopo che due settimane fa il Consiglio Regionale della Toscana aveva bocciato una mozione che chiedeva che le leggi dello Stato fossero applicate a tutti indistintamente. «È vietato per gli italiani andare mascherati in pubblico, ma non per gli immigrati islamici”. È quanto sostiene il consigliere regionale del Carroccio Gian Luca Lazzeri che, raccogliendo l’invito de “La Martinella”, aveva presentato una mozione contro il burqa bocciata dalla maggioranza in Consiglio Regionale.
“Non capisco come mai siano stati letteralmente buttati fuori – ha detto segretario nazionale della Lega Nord Toscana, onorevole Claudio Morganti – visto che è stato proprio il centrosinistra ad aver bocciato la mozione anti-burqa della Lega Nord. A questo punto mi domando se bisogna rendersi identificabili solo in Regione e non per le vie cittadine. La situazione odierna dimostra, per l'ennesima volta, il totale stato confusionale del Pd e che sempre di più vengono usati due pesi e due misure.
Il paradosso – afferma l'eurodeputato leghista – è che la Presidenza del Consiglio Regionale ha volutamente sospeso i lavori. Dopo oggi è stata finalmente smascherata la demagogia che regna sovrana nella sinistra e in una certa parte del PdL in Regione”. “Comprendiamo la preoccupazione dei cittadini, ma così rischiamo di essere fraintesi dalla gente. Non è con questo metodo che si affrontano le questioni aperte sul tavolo della politica, comprese quelle legate alle difficoltà di integrazione, o alla realizzazione della moschea.
Il problema esiste, rilevante e sentito dalla cittadinanza, ma crediamo che i fiorentini non chiedano tanto messe in scena provocatorie quanto soluzioni concrete e partecipate, in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini nel rispetto della Costituzione. Ciò che sul caso ‘moschea’ il PdL sta facendo”. Così il consigliere regionale del PdL Tommaso Villa, commentando la presenza in aula di quattro italiani abbigliati con il burqa.