"Lei ha parlato con Renzi?" cosě ci accoglie il primo commerciante con il quale ci troviamo a parlare all'interno del Mercato rionale di San Lorenzo, conosciuto in tutto il mondo per le bancarelle mobili che si dipanano all'ombra della Basilica senza la michelangiolesca facciata, la chiesa fiorentina per eccellenza, la dimora eterna della famiglia Medici. Matteo Renzi, dopo la riunione nel pomeriggio di ieri con ambulanti, commercianti a sede fissa e residenti č tornato stamani, a margine della conferenza indetta per illustrare il Patto dei sindaci, a parlare del ridimensionamento previsto per l'area di San Lorenzo confermando la volontŕ di migliorare le strade, di allargare le postazioni, di ridurre il numero dei banchi. "Io ero alla riunione di ieri - ci spiega un infervoranto ambulante - e mi chiedo se queste persone abbiano mai girato il mondo, io l'ho fatto, ho visto tanti mercati e mi spiace non averli fotografati tutti perché altrimentio avrei mostrato in che stato sono.
Sono tutti uguali, tutti. Certo in qualcuno ci si puň trovare meno degrado, ma non dipende certo da noi operatori se ci troviamo ad esempio a lavorare fianco a fianco con gli irregolari" "Io mi inc... con Renzi - spiega - perché non si č calcolato che dietro ad ogni banco c'č la vita di una famiglia ed il piccolo indotto che questa crea attraverso l'artigianato che rifornisce la bancarella" Non solo, il vicepresidente dell'associazione che raggruppa gli ambulanti ci spiega la difficile situazione degli operatori, ma anche quella di chi lavora dietro le quinte.
Ad esempio chi č che si incarica di trascinare le bancarelle e montarle? "Se ne occupa una cooperativa, il nostro amico Angelo sono anni che lavora con la famiglia al posizionamento delle bancarelle e se dimezzano il comparto lui č tra i primi a soffrirne per tutti" Una residente ascolta la discussione e vuole dire la sua: "Io ho visto questo mercato degenerare, un tempo era artigianato, adesso non piů. Certo mi piacerebbe che restasse, ma dice bene Renzi che lo vuole fare piůŕ bello" "Ma anche noi siamo per un mercato piů bello - ribattono i commercianti del centro commerciale naturale, come ad esempio la centenaria pasticceria davanti al Mercato centrale - e vorremmo che restasse, ma il progetto da seguire č quello presentato dagli ambulanti stessi" Di che progetto parliamo? "Si tratta - ci spiega un operatore - di un rallestimento dei banchi, per costi che si aggirano sui 25mila euro a banco.
Siamo anche disposti a rivedere le metrature espositive, ma non a trasferirci, perché un mercato diviso muore" C'č anche chi punta il dito verso "gli uomini di chiesa" che vorrebbero eliminare le bancarelle dalal piazza. "Ci domandiamo come si possa avanzare una richiesta del genere, quando dietro ad ogni banco c'č una famiglia che ci vive e quando nel mondo č conosciutissimo il mercato mentre i turisti che passano chiedono a noi cosa sia questo edificio..". La concertazione č partita, Renzi ha detto "č la prima volta che ci confrontiamo, cosě poi non dicono che non ascoltiamo nessuno, ma alla fine decideremo noi" il che equivale ad una apertura a tempo oppure con dei paletti ben visibili, in ogni caso non č detto che basti neppure la rincorsa per superare l'ostacolo. "Se ci relegano oltre la piazza ci affossano" spiegano gli ambulanti che ritengono la piazza il vero traino per la visita del Mercato, se i turisti trovassero solo il sagrato non si spingerebbero oltre per visitare le vie circostanti che portano in via Nazionale o in piazza del Mercato. Riconosciuta da tutti la necessitŕ di rivedere il lastricato dove i turisti inciampano in continuazione e dove le bancarelle prendono dei colpi incredibili rischiando di danneggiare la merce all'interno.
"Non č perň una cosa di adesso, né una operazione che necessiti di eliminare parte dei banchi del mercato" sottolineano sia gli operatori che i residenti, entrambi preoccupati di dover assistere al solito mega cantiere che chiuderebbe la strada per mesi. di Antonio Lenoci