Il sindaco Matteo Renzi continua nei proclami idilliaci di una Firenze a misura d'uomo che pedonalizzi il più possibile un centro "che si attraversa in un quarto d'ora a piedi" e dove "il diritto di un passeggino sia lo stesso di un motorino". "Una comunità fatta di donne e di uomini" dice il sindaco che domani in piazza Pitti troverà diverse realtà pronte a dire la loro sul cambiamento in atto. Il 24 giugno, giorno della pedonalizzazione di Piazza Pitti e via Tornabuoni, i disabili fiorentini scendono in piazza e porteranno le loro carrozzine per far 'provare a Renzi cosa significhi dover affrontare il cambiamento in atto per la loro 'diversa mobilità'. Non sono bastate le parole rassicuranti di Massimo Mattei durante il convegno ad hoc svolto in Palazzo Vecchio, nè quelle dello stesso Renzi che ha promesso "I veri disabili saranno aiutati, i falsi invece si vedranno scoraggiati dal percorso che abbiamo previsto debbano affrontare per raggiungere le zone off limits" Convegno realizzato con il sostegno di Cgil, Cisl e Uil, ed a cui hanno preso parte, tra l'altro Beniamino Deidda, Procuratore Generale di Firenze, Antonella Coniglio, Assessore Politiche Sociali della Provincia di Firenze, Massimo Mattei, Assessore alla Mobilita' del Comune di Firenze, Massimo Toschi per la Regione Toscana e il disegnatore Sergio Staino. ''Non siamo contro la pedonalizzazione - ha spiegato Michele Cirrincione, presidente della Consulta comunale handicap - ma contro il modo integralista in cui questo viene fatto a Firenze, rendendo inaccessibili alcune aree della citta'". Al pari delle categorie economiche i disabili lamentano di "Abbiamo invitato il sindaco e l'assessore ad un incontro ma nessuno si è degnato di risponderci" ''Anche in questa vicenda - così il segretario della Cisl di Firenze, Roberto Pistonina - si conferma l'approccio deprecabile di questa amministrazione comunale basato sulla presunzione di conoscere tutti i problemi e di poter quindi agire senza interagire con le associazioni di rappresentanza.
Chi governa Firenze continua ad ignorare la societa' civile'' Renzi è il nuovo paladino contro i permessi facili e le auto con il contrassegno giallo che invadono le piazze storiche in città, ha lanciato una crociata contro i "falsi invalidi", ma all'alba di una nuova pedonalizzazione viene chiamato in causa dai veri invalidi che faticano a riconoscersi nelle parole altisonanti della bellezza di vivere la città a piedi e promuovono l'osservazione del problema da un'altra prospettiva, forse più ristretta, magari più difficile da comprendere, ma necessariamente considerevole di ascolto. Altro attacco alle grandi manovre sulla pedonalizzazione arriva da parte dele lavoratrici e lavoratori del Comune di Firenze che in una nota denunciano: "In questi ultimi giorni stiamo assistendo alla realizzazione di vari provvedimenti relativi alla viabilità cittadina messi in piedi dal Sindaco Renzi. Ognuno di questi provvedimenti richiede lo sforzo di tutti, cittadini e dipendenti.
In particolare, la pedonalizzazione di piazza Pitti e limitrofe costituisce, come già quella del Duomo, un evento di rilevanza storica per Firenze. I dipendenti del Comune sono stati coinvolti in maniera massiccia ed impegnativa per la realizzazione di questo obbiettivo del sindaco. Alla Polizia Municipale e non solo viene chiesto uno sforzo straordinario. Sappiamo che ogni grande operazione richiede una capillare organizzazione. Non deve essere il caso di questa. Le Direzioni del Comune di Firenze coinvolte nel provvedimento hanno lavorato in emergenza continua, con richieste estemporanee di turni e di servizi che ogni direzione si è affannata a mettere in piedi, senza un reale coinvolgimento dei dipendenti informati in maniera scarsa o nulla.
La RSU del comune di Firenze non è stata coinvolta affatto: nessuna comunicazione riguardo ai carichi di lavoro, alle risorse straordinarie richieste, al budget stanziato. Ciò in un momento gravissimo per l’amministrazione comunale in cui le preoccupazioni sono molte: il bilancio del comune che si chiude a fatica , il fondo per il salario accessorio in diminuzione, le assunzioni del tutto bloccate. D’altra parte non comunicare con i propri dipendenti e con i loro rappresentanti è un modus operandi tipico del Sindaco.
A lui ricordiamo che l’R.S.U. del Comune e le OO.SS territoriali sono titolari della contrattazione ed hanno da tempo richiesto al Sindaco un confronto sindacale sulle scelte strategiche del Comune in materia di personale. Siamo ancora in attesa di una sua risposta: quanti soldi e quanti servizi verranno tagliati? Quali provvedimenti intende prendere il sindaco per far fronte a questa situazione? La delegazione di parte pubblica che in questi mesi ha tenuto le relazioni con l’R.S.U. si sforza di rassicurare e gestire una situazione difficilissima, ma è evidente che senza una presa di posizione politica la situazione non si risolve.
Speriamo che, fra una pedonalizzazione e una notte bianca, fra una partecipazione ad una trasmissione televisiva e l’altra, il sindaco si ricordi di noi. Intanto, si va ad inaugurar fontanelle - conclude la nota - e si fa finta che tutto funzioni"