Cortei a Palermo, Cagliari e Milano, lotta studentesca colora di rosso le fontane di Milano, Genova, Pisa, Massa, Lecce, Pesaro, Urbino. Si sono estesi a macchia d'olio in tutta Italia. Nella Capitale nessun incidente, ma azioni dimostrative. Circa 300 studenti stanno manifestando anche nel centro di Firenze con un corteo non autorizzato, con in testa uno striscione rosso. E' partito da piazza Santa Croce, nel pomeriggio, organizzato dagli studenti universitari contro la riforma Gelmini.
Facce truccate da clown, abiti colorati, suoni di tamburo al corteo inscenato da decine di studenti delle Facoltà fiorentine. Sfilata di colori per lanciare un messaggio contro la crisi della cultura. Tutto tranquillo, per ora, a parte in via Tornabuoni un paio di attacchi contro una banca e alcune vetrine di negozi imbrattate. Uova e vernice sono stati lanciati contro una filiale di Unicredit e il negozio di Valentino in piazza della Repubblica. Poi è tornato su via de Cerretani, direzione Duomo, dove il corteo ha incontrato un concerto di Natale di canti gregoriani.
Slogan e preghiere. “Slogan indifendibili e minacce inaccettabili. Pronti alla class action se i manifestanti bloccano il traffico”. Così il consigliere regionale del PdL Tommaso Villa e Niccolò Macallè, responsabile di Studenti per la Libertà Firenze, a commento della manifestazione di protesta in corso a Firenze. “Finito l’armamentario di accuse ingiustificate contro il Governo e la riforma Gelmini, eccoli rispolverare cori dal triste sapore degli anni di piombo, con fumogeni, volti travisati e macabri auspici di morte e slogan offensivi nei confronti di esponenti politici e forze dell’ordine.
Fortunatamente – prosegue Villa - il numero dei manifestanti è ridotto, insufficiente a recare gravi disagi alla città. Ma se ciò dovesse accadere siamo pronti a promuovere tra i cittadini una class action contro i responsabili di eventuali blocchi del traffico”. “Solo proteste, niente proposte. Chi manifesta oggi lo fa per partito preso e per difendere uno status quo indifendibile. Domani il disegno di legge, che ha ricevuto un giudizio positivo trasversale agli schieramenti politici, sarà approvato: inizierà così una nuova era fatta di meritocrazia e qualità della ricerca.
Un’università pubblica – conclude Villa – finalmente al passo con l’Europa. E coloro che oggi sono in piazza si renderanno conto di aver preso un abbaglio”.
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