Firenze - Dopo l’allarme e le cifre sull’entità della crisi illustrate dalla Cna alla Regione tre settimane fa – 200 imprese e 4.000 lavoratori dell’indotto Btp creditori per oltre 150 milioni di euro – l’assessore Simoncini aveva risposto con un impegno immediato a trovare soluzioni percorribili per le imprese dell’indotto, ovviamente nell’ambito delle prerogative di azione dell’ente regionale. “Ieri abbiamo ottenuto una prima risposta all’emergenza che accogliamo con grande soddisfazione” è il commento dei Presidenti Cna Prato e Cna Toscana, Anselmo Potenza, e Valter Tamburini, che ritengono di grande importanza il lavoro fatto dalla Regione.
Un provvedimento che permette alle imprese che vantano crediti da imprese in crisi di ottenere fino a 1 milione di euro garantiti per l’80% da Fiditoscana con il primo anno di sospensione delle rate di rientro e restituibili in massimo 10 anni. “In questo modo, sul piano di consolidamento – proseguono i due Presidenti – sono state create alle nostre imprese le condizioni per attutire il colpo dato dalla crisi BTP. Bisogna ammettere che la Regione ha fatto moltissimo. Si tratta infatti di un piano di sostegno alle aziende dell’indotto pari a quello attivato, in passato, per il settore della siderurgia (es.
Lucchini) e gli interessi sono molto contenuti. Adesso si tratta di lavorare affinché le banche siano all’altezza del momento e non vanifichino con scuse burocratiche l’impegno messo sul piatto dalla Regione”. Questo provvedimento sarà perfezionato e messo a punto entro giugno ma, nel frattempo, CNA sta già predisponendo uffici e servizi per sostenere subito qualsiasi impresa del settore che ne farà richiesta. Ma non è tutto. Il provvedimento che ha preso spunto dalla debàcle Btp è rivolto a tutto il settore dell’edilizia, e quindi la Regione ha condiviso l’allarme che CNA aveva posto sull’importanza e sull’impatto di questa situazione all’interno della crisi che pesa sul comparto e rischia di mettere in ginocchio l’occupazione.
Per questo, nei prossimi giorni si terranno incontri tra CNA e sindacati dei lavoratori “visto che una cosa è chiara: dipendenti della Baldassini e dipendenti e titolari delle imprese dell’indotto a rischio, sono sulla stessa barca, e solo stando uniti possono raggiungere maggiori risultati”. “Al di là di questa prima risposta positiva ottenuta dalla Regione, comunque, è necessario richiamare con forza l’attenzione e l’impegno di Governo e Parlamento – concludono i due Presidenti – e sono stati presi i primi contatti con i Parlamentari di ambedue gli schieramenti delle Province di Prato e Firenze affinché questa vertenza che coinvolge piccole e medie imprese ottenga subito gli stessi provvedimenti sperimentati per le crisi di grandi industrie che sono già oggi alla ribalta dei tavoli governativi”. “Rossi questa volta riesce davvero a sorprenderci – ha dichiarato Alberto Magnolfi, presidente Gruppo regionale PdL - con un intervento assolutamente anomalo e di non chiara lettura.
Il governatore interviene a gamba tesa nella fase decisiva delle operazioni per il salvataggio della BTP portate avanti dal Commissario nominato dal Tribunale, che interessano migliaia di posti di lavoro”. “Rossi – continua Magnolfi - , con un sostegno tardivo ed improprio, si fa portavoce delle presunte aspettative di soggetti che, a quanto pare, non hanno sin qui manifestato alcun interesse alla vicenda nelle sedi dovute e preposte per legge”. “Qualunque siano le motivazioni – conclude Magnolfi - , l'uscita del Presidente Rossi, anche per i tempi e per le modalità, appare come una improvvida ed impropria ingerenza della politica, che solleva più dubbi di quanti riesca a risolverne”.