Il futuro delle Cascine secondo la Uisp

“Dobbiamo lavorare perché il Parco delle Cascine, oltre ad essere un’area di relax, divenga un motore della città”. Così spiega Mauro Dugheri presidente fiorentino della Uisp.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 giugno 2011 17:50
Il futuro delle Cascine secondo la Uisp

“Dobbiamo lavorare perché il Parco delle Cascine, oltre ad essere un’area di relax, divenga un motore della città. Certo gli interventi da fare, la programmazione da attuare per trasformare la più vasta area destinata a verde pubblico della città di Firenze non mancano, così come è indispensabile ipotizzare un percorso condiviso che porti ad una programmazione e una gestione più omogenea possibile delle attività che rispondano ad una strategia unitaria. L’attenzione che il comune di Firenze sta riservando al parco delle Cascine ci interessa e ci piace e per questo vogliamo dare il nostro contributo in proposito”.

Mauro Dugheri è il presidente fiorentino della Uisp, associazione che nell’area è impegnata nella ristrutturazione e gestione della piscina delle Pavoniere. “Credo sia indispensabile immaginare il Parco delle Cascine come “Il Parco di Firenze”: un cambiamento del nome che significa un cambiamento sostanziale. Il parco, non dovrà passare dall’attuale situazione con alcuni elementi di degrado ad un luogo “ingessato”, ma la sua riqualificazione funzionale dovrà farlo divenire un luogo “vissuto” e fruibile nella sua interezza, sia pur nel rispetto dei vincoli architettonici, storici ed ambientali”.

Secondo la Uisp un progetto di riqualificazione dovrebbe prevedere: Interventi di manutenzione straordinaria delle infrastrutture ( viabilità, pubblica illuminazione ecc..); Interventi di restauro delle presenze architettoniche e storiche e di risanamento del patrimonio arboreo e vegetale, in sintonia con i vincoli storico-artistici e paesaggistico-ambientali; Recupero di spazi e luoghi per la pubblica fruibilità dotando il parco delle attrezzature e degli impianti necessari a garantirne un uso costante durante l’anno; Realizzazione di un sistema di mobilità interna che scoraggi l’uso di mezzi privati, garantendo un’adeguata accessibilità eventualmente anche attraverso il collegamento ai parcheggi limitrofi con bus elettrici e, comunque , valorizzando l’uso dei mezzi pubblici (tranvia all’ingresso del parco); Individuazione e realizzazione di un sistema di sicurezza e qualità della vita nel parco: solo attraverso la garanzia della effettiva e continua sicurezza per i cittadini è possibile perseguire il recupero del parco.

E’ in ogni caso evidente che la maggiore fruibilità e quindi la maggiore presenza nel parco determina di per se stessa un sistema di controllo ; Riorganizzare ed ottimizzazione delle attività economiche presenti allo scopo di migliorare la vivibilità e l'integrità del parco mediante una gestione sinergica, garantendo l’equilibrio economico –gestionale; Realizzazione delle infrastrutture di sviluppo dell'area da orientare ad attività sportive, ricreative/culturali e del tempo libero, con elevato livello di controllo ambientale e finalizzate anche alla costruzione di un nuovo rapporto tra la città, il parco ed il fiume.

“Dalla realizzazione di un progetto integrato scaturirebbero opportunità di lavoro per molti giovani, nell’ambito di attività di animatori sportivi e culturali, ha poi concluso Dugheri. Le Cascine, dunque, come non solo Parco della Città, ma vero e proprio Parco dello Sport. Il parco e molti luoghi della città beneficerebbero di una programmazione di attività in grado di attrarre i cittadini e i visitatori all’interno di un circuito di iniziative di grande interesse, fruibili per tutto l’arco dell’anno.

”.

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