Firenze – Per meglio tutelare l’habitat e le specie marine nell’Arcipelago toscano sono stati individuati dieci Siti d’importanza comunitaria. Tre sono in provincia di Grosseto: l’Isola di Giannutri, area già Zona a protezione speciale, lo Scoglio dell’Argentarola e l’estuario dell’Ombrone. Sette sono in provincia di Livorno: le isole di Capraia, Gorgona, Montecristo, Pianosa, che erano già Zone a protezione speciale; le Secche della Meloria, già inserite nella zona C dell’omonima Area marina protetta; lo Scoglietto di Portoferraio e la scarpata continentale dell’Arcipelago toscano.
Lo hanno deciso le commissioni Agricoltura e Territorio ed ambiente del Consiglio regionale, riunite insieme sotto la presidenza di Loris Rossetti e Vincenzo Ceccarelli, entrambi del Pd. I consiglieri di Pdl e Lega Nord Toscana si sono astenuti. La Commissione europea ha chiesto all’Italia di attuare le direttive in materia e completare la rete Natura 2000 a mare, minacciando l’apertura di una procedura di infrazione. La Regione Toscana non aveva ancora individuato alcun Sito marino d’importanza comunitaria nell’Arcipelago.
Una lacuna che viene adesso colmata. Dopo l’approvazione del Consiglio regionale, il provvedimento passerà all’esame del Ministero, che poi lo notificherà all’Unione europea. Dopo la notifica sarà la Regione, nel rispetto delle linee di indirizzo comunitarie, a specificare nel dettaglio le misure di conservazione e di gestione. Nelle isole minori erano invece già stati istituiti Siti terrestri di importanza comunitaria, che adesso saranno ampliati fino al mare.