Dalla grande politica ai piccoli gesti della vita quotidiana, San Francisco-Milano (Laterza) è un itinerario culturale insolito, un diario intimo e un’appassionata dichiarazione d’amore per una città. Ma è anche una speciale guida turistica per il viaggiatore curioso che ha voglia di scoprire la West Coast andando oltre le apparenze. Un italiano nell’altra America «Questi dieci anni, dal mio trasloco Milano-San Francisco, nello specchietto retrovisore mi appaiono come un periodo di inaudita accelerazione dei cambiamenti.
Hanno ‘concentrato’ due o tre ère geologiche, in una compressione del tempo. Sono arrivato a San Francisco quando sembrava che chiunque avesse un’idea legata a Internet potesse diventare milionario (se non miliardario) nel giro di pochi mesi, qualche anno al massimo. L’Alitalia aveva inaugurato un volo diretto da Malpensa, ed era sempre pieno: per il pellegrinaggio di imprenditori italiani alla Mecca dell’innovazione tecnologica, la Silicon Valley. Poi arrivò il crac, il Nasdaq precipitò.
Poi l’11 settembre, la mini-recessione successiva, poi la supercrisi del 2008. Ma invece di fermarsi per le botte ricevute, la Silicon Valley continuò a partorire nuove idee, nuovi protagonisti della modernità. La rapidità con cui si bruciavano i miti e se ne creavano altri, è diventata ancora più vertiginosa». Federico Rampini racconta l’America con gli occhi dell’esploratore, misurando le differenze tra l’estremo Occidente e l’angolo di Vecchio mondo da cui proviene. Dalla grande politica ai piccoli gesti della vita quotidiana, questo libro è un itinerario culturale insolito, un diario intimo e un’appassionata dichiarazione d’amore per una città.
Ma è anche una speciale guida turistica per il viaggiatore curioso che ha voglia di scoprire la West Coast andando oltre le apparenze. Federico Rampini, editorialista e inviato di “Repubblica”, saggista, è nato a Genova nel 1956. Ha vissuto a Parigi, Bruxelles, Roma, Milano e San Francisco. Come corrispondente ha raccontato dapprima le vicende della Silicon Valley; ha lasciato poi gli Stati Uniti per aprire l’ufficio di corrispondenza di Pechino. Ha insegnato alla Berkeley University in California e alla Shanghai University of Finance and Economics.
Nel 2009 è tornato come corrispondente di “Repubblica” negli Stati Uniti. Per Mondadori ha pubblicato Il secolo cinese (2005), L’impero di Cindia (2006), L’ombra di Mao (2007), La speranza indiana (2008), Slow Economy (2009) e Occidente estremo (2010). Nel 2005 ha vinto il Premio Luigi Barzini per il giornalismo e nel 2006 il Premio Saint-Vincent. Per i nostri tipi è autore, tra l’altro, di New Economy. Una rivoluzione in corso (2000), Dall’euforia al crollo. La seconda vita della New Economy (n.e., 2002) e Le paure dell’America (20032).