Firenze - Questa mattina in Prefettura a Firenze una delegazione di parlamentari fiorentini del PdL, composta dal coordinatore regionale Massimo Parisi, dal suo vice vicario Riccardo Migliori, dal coordinatore cittadino Gabriele Toccafondi, e dai deputati Alessio Bonciani e Guglielmo Picchi, ha incontrato il Prefetto di Firenze dottor Paolo Padoin e il Questore Francesco Zonno. All’ordine del giorno il clima di tensione in città, con particolare riferimento ai recenti e ripetuti assalti alla sede regionale del PdL. “Avvertiamo forte la preoccupazione per l’escalation di violenza e intolleranza politica registrata a Firenze negli ultimi mesi.
Il clima di tensione che si respira in città deve spingere tutti i partiti ad aprire una riflessione sui rischi per l’agibilità politica. Per questo motivo quest’oggi inviteremo formalmente i segretari comunali e regionali di tutti i partiti e il sindaco di Firenze Matteo Renzi a partecipare ad un incontro pubblico sul tema presso la nostra sede”. Così Massimo Parisi, cogliendo l’occasione per ringraziare le forze dell’ordine per la celerità con cui sono riusciti ad individuare i responsabili dell’assalto di sabato scorso e auspicando altrettanto rapidi provvedimenti da parte della magistratura.
“Noi non abbasseremo le nostre bandiere, ma sentiamo la responsabilità per l’incolumità dei militanti e per i dirigenti che frequentano quotidianamente la nostra sede”, prosegue il coordinatore regionale, confermando quindi l’intenzione di abbandonare gli spazi di viale Lavagnini a favore di locali non più su strada. “Siamo di fronte ad un attacco non solo ad una parte politica, ma all’intera città, capitale di civiltà e di cultura umanistica Ci sentiamo feriti come fiorentini, ancor più che come esponenti di partito”, aggiunge Riccardo Migliori, manifestando l’intenzione di incontrare nei prossimi giorni anche il magnifico rettore dell’ateneo fiorentino e il procuratore generale della Repubblica.
“Nessuno può permettersi di impedire a dei cittadini di manifestare civilmente le proprie idee. “In ballo - incalza il vicecoordinatore regionale - ci sono diritti universali”. “Il problema non è tanto la sede su un viale trafficato - afferma Gabriele Toccafondi – quanto quei dieci personaggi che in un paese normale dovrebbero stare in carcere. Non possiamo tollerare la limitazione della democrazia nella nostra città”, conclude il coordinatore cittadino.