E' di 6 morti e 4 feriti il bilancio dell'attentato di questa mattina contro le forze italiane impegnate a Kabul, Afghanistan. Una o più autobombe (sull'esatta dinamica non c'è ancora certezza) sono esplose al passaggio di due mezzi corazzati Lince impegnati in un servizio di scorta al personale. L'attentato sarebbe stato rivendicato dalle milizie taleban. I militari uccisi, di cui non si conoscono acnora i nomi, provenivano tutti dalla caserma “Roberto Bandini” di Siena, sede del 186° reggimento Folgore e del quinto Battaglione “El Alamein”, i militari uccisi. Grande commozione e bandiere a lutto, abbrunate nei palazzi del Comune e della Provincia di Siena.
In questo modo l’amministrazione comunale e provinciale rendono omaggio ai giovani paracadutisti italiani, coinvolti nell’attentato terroristico a Kabul. Il sindaco di Siena, Maurizio Cenni e il presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini, appena appresa la notizia, hanno annullato tutti gli impegni istituzionali per recarsi presso la Caserma Bandini, dove è di stanza il 186° reggimento della Folgore. “Oggi è un giorno di lutto e di dolore per tutti.
Vogliamo esprimere il più profondo cordoglio e vicinanza, anche a nome delle nostre amministrazioni – hanno detto il sindaco e il presidente della Provincia - alle famiglie dei soldati, all’Esercito e al 186° reggimento, che oggi piangono la perdita di queste giovani vittime del terrorismo”. “Il 186° reggimento – continuano Cenni e Bezzini - paga oggi un tributo di sangue altissimo, perdendo sei soldati, impegnati, in una missione di pace, a svolgere il loro dovere, al servizio del nostro Paese ma soprattutto dei civili afghani.
Il Comune e la Provincia di Siena sono impegnati già da alcuni anni, insieme alla Folgore, in progetti di cooperazione, a favore della popolazione afghana. Oggi, più che mai, rinnoviamo al Comandante Tenente Colonnello del reggimento, Aldo Zizzo la nostra massima collaborazione e sostegno, con la volontà di proseguire il percorso avviato e di onorare quelle che sono state le vittime di un attacco vile”. “Sono scosso e addolorato per quanto è accaduto a Kabul. Esprimo il cordoglio mio e della Provincia di Firenze per i militari uccisi in Afghanistan.
Ci sentiamo vicini alle loro famiglie e ai loro amici, alla Folgore, a quanti insieme a loro condividono il rischio di questa missione. Porto la mia vicinanza e quella della giunta anche ai militari che sono rimasti feriti nella speranza che possano riprendersi e guarire presto”. Così il presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci appresa la notizia dell'attentato. Anche il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Riccardo Nencini, esprime, a titolo personale ed a nome di tutta l’Assemblea regionale, il dolore per l’attentato che ha provocato, questa mattina a Kabul, la morte di sei paracadutisti italiani e il ferimento di altri quattro. “Le Istituzioni e le forze politiche siano unite nel cordoglio − dice Nencini − di fronte a questa tragedia che colpisce l’Italia.
E’ il momento della solidarietà, della vicinanza alle famiglie delle vittime, del sostegno ai militari feriti, con l’augurio che possano rimettersi prima possibile, e alle Forze armate impegnate nella missione di pace in Afghanistan. In particolare alla Folgore, che paga un pesante tributo di vite umane nel suo impegno al servizio del Paese”. "Provo un immenso dolore e un grande turbamento. In questo momento voglio innanzitutto esprimere il profondo cordoglio mio e di tutti i cittadini toscani ai familiari dei militari italiani rimasti uccisi nell'attentato di Kabul".
Così il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini. "Questa tragedia – ha proseguito Martini – dice una volta di più del prezzo altissimo che l'Italia e i suoi soldati stanno pagando per la missione in Afghanistan. Ora, certo, è il momento soprattutto del dolore e del raccoglimento. Ma ad esso dovrà seguire - conclude il presidente - quello della riflessione seria sui modi con i quali è possibile aiutare nel mondo i processi di pace e di consolidamento della democrazia". "Oggi è il momento di stringersi attorno alle famiglie delle vittime, ai soldati feriti e a tutte le forze dell’ordine.
Diviene però sempre più urgente giungere a ciò di cui si parla da tempo, ovvero al rafforzamento e consolidamento dei nostri mezzi blindati". Così il Presidente di Alleanza Nazionale nel Pdl in Regione Toscana Roberto Benedetti, a nome anche dell’intero suo gruppo, commenta i tragici eventi avvenuti stamani a Kabul. "E’ ormai un po’ di tempo che gli esperti sanno di dover procedere al rafforzamento dei nostri mezzi blindati – spiega Benedetti – che risulterebbero troppo fragili dinanzi alle nuove tecniche esplosive impiegate dai talebani in quelle zone.
Naturalmente oggi è il momento del cordoglio, ma poi credo che si dovrà procedere il prima possibile a rendere i nostri mezzi più sicuri. Rimane il fatto che questo attentato è di una gravità inaudita, e che le perdite di nostri militari ci lasciano senza parole e senza altra capacità se non quella di unirci al dolore dei feriti, dei familiari dei soldati coinvolti e di tutte le forze armate". “Si rinnovano i sentimenti di cordoglio e di dolore dei tragici giorni di Nassiriya. L’Italia paga, ancora una volta, un prezzo altissimo al dovere irrinunciabile di contribuire all’opera di difesa della nostra civiltà e del nostro mondo.
C’è in tutti noi un grande dolore e una sentita vicinanza alle famiglie e alle Forze Armate. Auguriamoci che da questo sacrificio scaturisca un rinnovato sentimento di unità intorno ai valori fondamentali in cui la Nazione si riconosce, ed un invito alla politica a far prevalere comportamenti degni del sacrificio dei nostri militari”. Questo il messaggio di Alberto Magnolfipresidente del gruppo regionale Fi-Pdl. "Esprimo – afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Angelo Pollina – il più sentito cordoglio per la morte dei nostri militari in Afghanistan e l’assoluta vicinanza alle loro famiglie e a quelle dei feriti rimasti coinvolte nel vile attentato.
Il 186° reggimento Folgore di stanza a Siena è motivo di orgoglio per la città e per la Toscana e ad esso vanno l’onore e il riconoscimento dell’alto valore sempre dimostrato sia nelle operazioni di ordine pubblico che in quelle di 'peace keeping'. Tragedie come quella odierna riaprono ferite mai chiuse. Esprimo profondo dolore per l’uccisione dei nostri soldati, impegnati in un’altissima e quanto mai delicata missione di ricostruzione del paese afgano. Non potrà essere mai sufficiente la riconoscenza per il lavoro quotidiano dei nostri soldati al servizio di un popolo che lentamente cerca di tornare alla normalità, mettendo a repentaglio, purtroppo come oggi, la propria vita.
Proporrò all’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Toscana un momento di riflessione per confermare l’impegno a far vincere la democrazia sull’oscurantismo assassino, e perché ai nostri soldati giunga forte e chiaro il sostegno di tutti i toscani, e il rispetto che si deve a chi svolge fino in fondo il proprio dovere”.