"Stiamo elaborando un piano regionale di gestione dei rifiuti urbani, speciali e delle bonifiche dei siti inquinati, tenendo conto delle direttive europee e delle esigenze del territorio. Con il piano si vuol portare gli Ato all’autosufficienza e gli impianti all’efficienza". Così l’assessore all’Ambiente Anna Rita Bramerini ha risposto in aula all’interrogazione Udc sullo smaltimento dei rifiuti in Toscana. “La regione aveva previsto di portare entro il 2010 la raccolta differenziata al 55%, invece, nel 2009 – ha ricordato il consigliere Marco Carraresi (Udc) - si è attestata al 38,56% e i comuni che sono riusciti a superare l’obiettivo della legge nazionale (45% al 2008 e 65% al 2012, ndr.) sono stati solo 55: 21 dell’Ato Costa, 20 dell’Ato Centro e 14 dell’Ato sud”. “Secondo dati 2007 – ha aggiunto Carraresi - su 1 milione e 765 mila tonnellate di raccolta urbana indifferenziata, il 37% va immediatamente in discarica, il 55% va a selezione e trattamento ma a fine processo ben il 76% dei rifiuti inviati a selezione finisce di nuovo in discarica: quindi il 78% dei rifiuti vanno in discarica e il 16% a termovalorizzatore”. L’assessore ha evidenziato il “percorso virtuoso” della Regione anche “se non privo di criticità” che dal 2007 al 2009 vede la riduzione della produzione pro-capite di rifiuti urbani di circa 30 Kg per abitante.
Bramerini ha poi ricordato che in Toscana “ci sono 15 discariche autorizzate e negli anni recenti gli impianti hanno smaltito una media di 2milioni di tonnellate di rifiuti all’anno”.