Nella suggestiva atmosfera del Teatro Verdi di Firenze, sold out per entrambe le date di "Ivy I e II", Elisa mette in scena tutta la sua bravura e la sua limpidezza di artista dalle qualità incredibili e dall’anima timida, dimostrando, tra l’altro, di essere la classica ragazza della porta accanto. Coinvolge il pubblico con le sue canzoni e la sua voce stupenda per più di due ore quasi imbarazzandosi, in più di un’occasione, per i tanti applausi che le vengono rivolti dal pubblico fiorentino. Elisa, tra acqua e fuoco in due spettacoli diversi per un unico tour.
Il suo ultimo progetto discografico “Ivy”, proposto nella nuova sorprendente tournée "Ivy I & II" partita il 4 e 5 marzo dall’Auditorium della Conciliazione di Roma. L’artista di Monfalcone offre per ciascuno show una propria scaletta, dedicando al pubblico due concerti diversi tra loro. Il tour gioca su due degli elementi primari della natura: “acqua” e “fuoco”, e le atmosfere nordiche e sognanti del primo dei due eventi, lasciano il posto a quelle calde e terrene dell’evento successivo. Arrangiamenti acustici ed un suggestivo coro di voci bianche guidano il pubblico, luci “calde e fredde” si alternano nei due appuntamenti mentre su un maxischermo posizionato alle spalle della cantautrice scorrono immagini avvolgenti di suggestivi spazi naturali.
In un unico piano sequenza la natura appare incontaminata. Lo spettacolo è diviso in due parti come una sorta di primo e secondo tempo il tutto suggellato da una pausa che dura più di dieci minuti. Nel “primo tempo” Elisa si cimenta, molto seriamente e senza tante sbavature, in canzoni che creano una cornice suggestiva, lo si percepisce anche solo osservando il pubblico presente che in più di un’occasione è trascinato non solo dalla voce e dalle parole ma anche e soprattutto dall’atmosfera ricreata dall’artista. Nel “secondo tempo” dello spettacolo il copione cambia, all’apertura del sipario l’artista è supportata non solo dalle sue coriste e dalla Band ma anche e soprattutto dal giovane coro “vivi le voci” di Firenze che con più di trenta elementi rende ancora più magico il concerto.
In questa seconda parte Elisa si intrattiene con il pubblico, scherza con tutti fino a farsi travolgere dagli applausi quando a metà dello spettacolo ammette di avere un forte mal di gola suscitando la sorpresa di tutti i presenti che fino a quel momento non si erano accorti della sua forte raucedine (a fine concerto si verrà a sapere che la cantante si era presentata sul palco del Teatro Verdi con ben 39 di febbre, n.d.r.). Il momento più toccante del concerto; quando l’artista omaggia con la sua voce, l’indimenticabile, Mia Martini.
Elisa ha reinterpretato a suo modo la famosa “Almeno tu nell’universo” aiutata in questo dal calore del pubblico. A fine concerto, sicuramente infrangendo un po’ gli schemi, rimane sul palco per circa dieci minuti un po’ per ricevere i meritati applausi e per firmare autografi e stringere mani. Quest’ultimo gesto voluto dall’artista, in pochi secondi supera le barriere che molte volte si creano tra chi sta sul palco e chi assiste allo spettacolo, a riprova della modestia e semplicità di una giovane artista capace di incantare con la propria voce da grande professionista che non si ferma davanti alle prime difficoltà. di Samuele Brandi