Prato – Un lavoro costante e continuo con l'obiettivo di ridurre gli incidenti. La firma, questa mattina, del protocollo d'intesa per il Piano provinciale per la sicurezza stradale si muove in questa direzione e vede la Provincia di Prato in prima linea per contribuire a creare una mobilità sicura e sostenibile. Alla firma del protocollo erano presenti, insieme all'assessore provinciale alle Infrastrutture Ivano Menchetti, l'assessore alla mobilità e ai Lavori pubblici del Comune di Prato Roberto Caverni, il sindaco di Cantagallo Ilaria Bugetti, il sindaco di Carmignano Doriano Cirri, il vicesindaco di Poggio a Caiano Antonio Marra e quello di Vaiano Primo Bosi, l'assessore ai Lavori pubblici di Montemurlo Simone Calamai.
Il documento è stato sottoscritto anche dal Comune di Vernio. Il piano provinciale sulla sicurezza stradale punta non solo a diminuire le vittime causate dagli incidenti, e il conseguente costo sociale, ma anche a individuare gli interventi infrastrutturali prioritari e contribuire alla costruzione di una cultura della sicurezza. “Il documento unitario sottoscritto segna un punto preciso da cui parte un lavoro sinergico e organico fra gli enti coinvolti – sottolinea Menchetti – Entro il 2011 sarà creato il Centro di pianificazione e programmazione di sicurezza stradale, composto da personale della Provincia e un referente per ogni Comune, che fornirà una analisi degli incidenti stradali, e dei fattori di rischio, in modo da definire azioni efficaci di prevenzione e ipotizzare le soluzioni.” La Provincia metterà in campo azioni concrete che partono da una indagine su tutte le tipologie di trasporto e sulla rete viaria, al coordinamento degli interventi sul territorio attraverso il supporto ai Comuni, fino alla collaborazione con elementi esterni al progetto come per esempio Forze dell'ordine e Asl.
Pieno accordo fra tutti i soggetti coinvolti: il protocollo è il primo passo di un percorso che punta a fare della sicurezza stradale una componente essenziale della programmazione.“Il tema della sicurezza stradale è infatti uno dei più sentiti da parte dei cittadini” concordano Caverni, Cirri e Marra; mentre “la modalità di lavoro in rete - ha sottolineato Bugetti - consente di portare azioni altrimenti impossibili data la scarsità di risorse dei singoli comuni”. D'accordo con le modalità di lavoro anche Bosi che ha evidenziato “le qualità di un metodo di azione che consente di ottenere i migliori risultati nel campo della riduzione degli incidenti.”