Firenze – “Questa mattina – si legge in una nota di Aduc - il Prefetto di Firenze ha tenuto una conferenza stampa per presentare il punto sugli incidenti stradali in provincia. Ci e' stato riferito che sono state mosse accuse nei nostri confronti pur non nominandoci direttamente”. Di seguito alcune precisazioni fatte da Aduc: 1 - Alcune associazioni avrebbero avuto, grazie alla vicenda autovelox, momenti di gloria che altrimenti non ci sarebbero stati -e' stato detto in conferenza stampa.
Ci teniamo a precisare che siamo in prima linea nell'affermare e difendere i diritti dei cittadini utenti e consumatori fin dal 1990, e che di questa presunta gloria che avremmo ricevuto per l'occasione ne avremmo volentieri fatto a meno. La gravita' di quanto e' accaduto e continua ad accadere, che ci ha portato anche a fare un esposto in Procura della repubblica, e' tale che non ci fa felici prendere atto del metodo di governo della nostra amministrazione, basato su illegalita' e incentivi alla disaffezione dei cittadini verso le istituzioni. 2 – Il Prefetto ha ribadito che il parere del ministero della Infrastrutture e Trasporti da lui sollecitata e' entrata nel merito, sostenendo che tutti gli autovelox dei viali fiorentini sono leciti.
Secondo noi il Prefetto continua a non leggere o leggere male il parere del ministero (1). Noi lo abbiamo letto tutto, ed e' un parere che da' ragione a noi e torto al Comune: a prescindere dalla classificazione che il Comune fa delle strade cittadine, il Prefetto puo' autorizzare gli autovelox fissi solo se le strade hanno tutte le caratteristiche di strade a scorrimento veloce. E i viali fiorentini in questione non hanno queste caratteristiche, pur con le presunte modifiche che il Comune sostiene di aver apportato: le banchine laterali che la legge prevede non ci sono, cosi' come non ci sono i semafori a tutti gli incroci e i parcheggi non sono a uscita ed entrata unici. “La lettura che la Prefettura di Firenze da' del parere del Ministero e' parziale – come se si fosse fermata al terzo paragrafo senza arrivare in fondo al documento”, concludono da Aduc.