“La risposta dell’Amministrazione Comunale, della Società della Salute e dell’ASL deve essere concreta e rivolta a tutti coloro che da mesi hanno i propri parenti inseriti nelle liste d’attesa per il ricovero in RSA e sono costretti a pagare l’intera retta che si aggira intorno ai 3500€ al mese, senza poter beneficiare assolutamente dei contributi pubblici". Lo afferma il Consigliere Comunale Tommaso Grassi che oggi ha incontrato i familiari che erano presenti in Consiglio con l’Associazione ADINA.
“La notizia che circa 80 persone potranno beneficiare grazie ad una delibera della Società della Salute di inizio aprile di un sollievo economico di 2 mesi, che si tradurrà nel pagamento a carico dell’ASL della quota sanitaria per i mesi di marzo e aprile non può che farci piacere; ma questa non può essere una risposta pienamente soddisfacente e coerente con l’impegno che ASL e Comune si erano assunti nelle settimane scorse negli incontri avuti con le famiglie. Chiediamo perciò una risposta chiara e precisa dall’sssessore Saccardi estesa a tutte le famiglie che si trovano in grave difficoltà ogni mese nel pagamento del mensile alle RSA: sono oltre 350 le famiglie in lista d’attesa.
Abbiamo depositato una domanda d’attualità sul tema, ma i lavori del Consiglio probabilmente non permetteranno di avere una risposta in merito e se ciò fosse confermato domani depositeremo una interrogazione urgente - ha concluso Grassi –. I due mesi, marzo e aprile, di sollievo stanno terminando e l’approssimarsi del mese di maggio fa incutere nuovamente, nelle famiglie dei ricoverati, lo spettro dell’obbligo del pagamento di 3500€ al mese per garantire un’assistenza e il ricovero in RSA ai propri familiari.” (lb)