Firenze - Piena armonia tra Regione Toscana e Enti locali elbani per il potenziamento dell'aeroporto di Marina di Campo. “Si tratta di un'infrastruttura strategica della Regione Toscana e fondamentale per l'Elba, per la continuità territoriale e lo sviluppo della comunità elbana e di tutto l’Arcipelago toscano. Per questo riteniamo che il progetto di sviluppo e le prospettive dell’aeroporto debbano essere condivise e supportate dai soggetti pubblici del territorio”. Lo ha dichiarato l'assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao al termine della riunione sulle prospettive di sviluppo dell’Aeroporto di Marina di Campo con la Provincia di Livorno, tutti i Comuni elbani e la Camera di Commercio di Livorno. Per la struttura aeroportuale la Regione Toscana ha recentemente finanziato, per 2 milioni e mezzo di euro circa, una serie di interventi per l’adeguamento delle infrastrutture aeroportuali connesse alla pista di volo. Proprio in considerazione del forte dato strategico dell'aeroporto elbano, la Regione, che detiene circa il 70% della partecipazione della società di gestione Alatoscana, lo scorso dicembre ha manifestato la volontà di mantenere la partecipazione nella società Alatoscana, con l’obiettivo di garantire la continuità territoriale con l’Isola d’Elba attraverso servizi di collegamento tra l’isola e gli aeroporti di Pisa e Firenze.
Con la legge finanziaria 2011 poi ha approvato un aumento di capitale previa presentazione del piano industriale. “E' importante operare in ogni modo per garantire e migliorare la continuità territoriale anche dal punto di vista del trasporto marittimo” ha proseguito l'assessore Ceccobao che durante la riunione di oggi ha presentato una bozza per la costituzione di un Osservatorio per la continuità territoriale dell’Elba e dell’arcipelago toscano per il trasporto marittimo. La struttura servirà a monitorare il servizio e le tariffe, con particolare riguardo a Toremar.
Composto da rappresentanti degli enti locali, della Regione Toscana, delle Autorità Portuali, dell e associazioni di categoria, della Camera di Commercio e dalle associazioni dei consumatori, l'Osservatorio dovrà segnalare eventuali carenze di programmazione o disservizi, prefigurando anche possibili soluzioni.