Firenze – “I processi partecipativi finanziati dalla Regione, dal 2008, sono 68 (su 120 richieste) e questo sulla ‘diversabilità’, portato avanti dalla Società della Salute Nord Ovest, è il primo regionale su temi sanitari”. Così Rodolfo Lewansky, l’Autorità per la partecipazione della Regione Toscana ha parlato di “Idee per la Salute”, un progetto sul tema delle difficoltà di vita autonoma. “Idee per la Salute” ha coinvolto 160 persone (negli otto comuni della SdS Nord Ovest: Sesto Fiorentino, Campi, Lastra a Signa, Signa, Vaglia, Scandicci, Calenzano, Fiesole) che sono state chiamate, in modo diretto con assemblee e incontri, ad evidenziare criticità e avanzare proposte sul tema della disabilità con l’obiettivo di utilizzare le loro osservazioni come contributi per il Piano Integrato di Salute. Come ha spiegato Laura Zecchi, responsabile del percorso, “fra le osservazioni più ricorrenti è emersa la questione del ‘dopo di noi’ cioè cosa ne sarà del diversamente abile una volta venuto a mancare il sostegno della famiglia”.
Tra le carenze evidenziate, anche la necessità di dare continuità nell’accompagnare il diversamente abile nel suo processo evolutivo, dalla scuola al mondo del lavoro, al tempo libero. Il direttore della SdS Nord Ovest Andrea Valdrè ha parlato dell’entusiasta adesione dei cittadini al processo “oggi riportiamo l’esperienza come percorso, i risultati concreti li vedremo poi nel Piano Integrato di Salute”