David Riondino (Firenze, 10 giugno 1952), cantautore e attore comico, è una delle 1.200 vittime del raggiro da 300 milioni a Roma. Chissà se ironizzerà anche sulla truffa di cui è rimasto vittima a causa dei soldi che aveva investito una decina di anni fa? Ne ha la possibilità commentando i giornali in ottava rima, con l’inedita iniziativa ideata da Riondino per l’8 di ogni mese da aprile ad ottobre al Palazzo Giovane di vicolo Santa Maria Maggiore. Si chiama “Rima pagina, improvvisazioni poetiche fra cronaca e storia” ed è una sorta di rassegna stampa, originale e pungente, fatta dai poeti improvvisatori che sfogliando i quotidiani sceglieranno gli articoli da ‘commentare’ in ottava rima, con l’aiuto del pubblico e di un invitato del mondo della politica e delle istituzioni.
“Rima pagina” di fatto ripropone, attraverso contrasti poetici, ballate e racconti estemporanei, l’arte dell’improvvisazione poetica, presentata con una tecnica moderna e incalzante. Il primo spettacolo è previsto venerdì 8 aprile alle 21.30, con la partecipazione dell’assessore alle Politiche giovanili Cristina Giachi. “Mi sembra un modo bello e originale per parlare di politica – commenta l’assessore - e per avvicinare anche un pubblico giovane ai temi di attualità e al loro approfondimento”.
Ideato da Riondino con Mauro Chechi e Marco Betti e il coordinamento di Matteo Marsan, “Rima pagina” è l’ultima produzione dell’Accademia di letteratura orale “L’ottava”, nata nel 2006 dalla voglia di riunire tanti eventi sparsi sul territorio toscano dedicati all’improvvisazione poetica, promossa da David Riondino e realizzata dall’Associazione culturale Giano con il patrocinio ed il sostegno della Regione Toscana e della Fondazione Monte dei Paschi di Siena. L’ottava rima in Toscana è una tradizione culturale di altissimo livello.
Nasce dal popolo con l’intento di nobilitare, tramite l’improvvisazione poetica, il racconto dell’epicità del quotidiano e ha raggiunto vette altissime con autori come Boccaccio, Ariosto, Pulci, Tasso, Poliziano. “L’ottava” è un punto di riferimento stabile, in ambito regionale e non solo, per la conservazione, la diffusione e soprattutto l’elaborazione di questo patrimonio letterario orale toscano, che è una pianta ancora vitalissima e in grado di produrre ottimi frutti.