Firenze - “E’ bastata un’audizione dell’assessore alla mobilità e dei tecnici responsabili del progetto tramvia, ieri, presso la VI Commissione Consiliare, per far emergere tutti quei dubbi che già da giorni avevamo sollevato sugli annunci ‘faraonici’ del Sindaco Renzi in merito ai lavori per la realizzazione della Linea 2 della tramvia. Dubbi che, dopo l’audizione dei tecnici in commissione, si sono trasformati in certezze”.
Questo quanto dichiarato dai consiglieri comunali del PdL Giovanni Galli, Francesco Torselli, Emanuele Roselli e Jacopo Cellai. “Il primo dubbio che avevamo sollevato – fanno sapere gli esponenti del centrodestra – riguardava i famosi 1000 giorni annunciati dal Sindaco per il completamento dei lavori. Avevamo già detto che questa cifra non compariva in alcun contratto firmato tra il Comune di Firenze e le ditte che gestiranno la cantierizzazione e la conferma è puntualmente arrivata. L’unico contratto in essere è quello la cui firma risale al 2004 e la durata dei lavori è prevista in 1400 giorni.
In pratica oltre un anno in più di quanto annunciato dal Sindaco. E i 1000 giorni tanto sbandierati da Renzi? L’unica citazione si ritrova nella delibera che approva il cronoprogramma dei lavori, laddove si ‘invitano’ le ditte a svolgere i lavori nel tempo più rapido possibile a fronte del pagamento di oneri aggiuntivi da parte del Comune”. “Dunque – spiegano Galli, Torselli, Roselli e Cellai – il prezzo concordato e la durata dei lavori restano quelli del 2004, ovvero 1400 giorni.
Se le ditte concluderanno i lavori in un tempo minore, il Comune pagherà degli ulteriori oneri, ma se i lavori si concluderanno entro i 1400 giorni, quindi con oltre un anno di ritardo rispetto a quanto annunciato da Renzi, al Comune non entrerà un solo euro di penale da parte delle ditte stesse. Veniamo poi all’altrettanto decantata data di inizio lavori, fissata dal Sindaco per il 2 maggio prossimo. Anche su questa data le parole dell’assessore Mattei in commissione sono state chiare: ‘dal 2 di maggio ogni giorno può essere quello buono per iniziare i lavori’, espressione ben diversa dagli slogan renziani, utili più a conquistare le prime pagine dei giornali che non a fornire un’adeguata informazione ai fiorentini. Poi, i punti più dolenti del progetto, quelle criticità delle quali avevamo accusato il Sindaco di non aver parlato nel corso della sua relazione in Consiglio Comunale e che creeranno notevoli disagi al procedere dei lavori.
Stiamo parlando del passaggio della tramvia nel tratto di Via di Novoli compreso tra Via Allori e Via Baracchini, dove dell’attuale viabilità resterà una sola corsia che trasformerà, parole usate dai tecnici responsabili del progetto, Via di Novoli in una ‘strada di quartiere’. Non osiamo immaginare che impatto questo avrà sul traffico veicolare in una direttrice, Via di Novoli appunto, oggi tra le strade con maggiore affluenza di veicoli dell’intera città. Altra gravissima pecca di questo progetto riguarda i commercianti della zona.
Attività commerciali che si basano soprattutto su un utenza di passaggio che, durante la cantierizzazione che durerà ben 600 giorni, mancherà completamente. Lo stesso assessore Mattei ha ammesso in commissione che ‘difficilmente’ queste attività riusciranno a sopravvivere ad un periodo così lungo. E quali soluzioni l’amministrazione ha previsto per questi commercianti? Ad oggi niente di definito. Si parla al più di incentivare il loro spostamento in altre parti della città, soluzione che per molti risulterà essere comunque inaccettabile visto la caratteristica di attività commerciali ‘di quartiere’.
Per questi nostri sfortunati concittadini, il passaggio della Linea 2 della tramvia significherà dunque, giocoforza, perdere il proprio lavoro”. “Infine l’attraversamento in sopraelevata del Mugnone al Ponte di San Donato – sottolineano i consiglieri del PdL – che si effettuerà con una sorta di viadotto che raggiungerà, sull’attuale rotonda tra Via di Novoli e Via Forlanini, un’altezza di 5 metri e mezzo! In pratica, chi abita al secondo piano dei palazzi della zona, vedrà sfrecciare la tramvia di fronte alle proprie finestre credendo per un attimo di non essere più nella nostra bella Firenze, ma di essersi trasferito in un quartiere periferico di Genova”. “La Linea 2 parte dunque sotto una cattiva stella – concludono Galli, Torselli, Roselli e Cellai –.
Ai proclami propagandistici, e palesemente non corrispondenti al vero, del Sindaco Renzi, si aggiungono i dubbi dettati dai disagi che essa causerà ad un quartiere, Novoli, che di accanimento urbanistico, negli ultimi anni, ne ha subito davvero troppo. Evidentemente questo è il ‘premio’ che la sinistra fiorentina ha riservato ad uno dei principali serbatoi di voti della città. Ma siamo certi, che dopo questa serie di scempi, anche i più accaniti sostenitori del PD apriranno gli occhi di fronte a chi crede che Firenze sia solo Piazza Duomo e la pensilina della stazione”. “Dopo due rinvii che hanno spostato sempre più avanti la partenza dei lavori per la costruzione della Linea 2 della tramvia, non basta oggi dire ‘partiremo il 2 maggio’: servono urgentemente certezze sia sulla data di inizio dei cantieri, sia sulla loro tipologia.
Se sindaco e giunta nutrono ancora perplessità su questi aspetti cruciali dell’opera, le tirino fuori subito e si affrontino i problemi senza ulteriori indugi”. Questa la dichiarazione del consigliere del Gruppo Misto Udc verso il PdN Massimo Pieri. “Di ieri l’audizione dell’assessore Mattei in commissione ambiente e mobilità – ha ricordato Pieri –. Ci è stata ribadita la data del 2 maggio per l’avvio dei lavori sui primi micro cantieri. Bene, ne prendiamo atto, ma dopo cambi di tracciato e rinvii non può bastare l’ennesimo annuncio: da parte dell’amministrazione ci aspettiamo certezze basate sui fatti.
Rinviare ancora o installare cantieri dal forte impatto sulla città sarebbero entrambi fatti dalle conseguenze pesanti”. “Se ancora esistono perplessità o problemi, si affrontino subito, Firenze non si può permettere nuove ‘navigazioni a vista’” ha concluso il consigliere.