Numerosi profili di illegittimità sarebbero stati rilevati dagli inquirenti circa il permesso di costruire nell´ex area Fiat in viale Belfiore, l'unico viale a 5 corsie di Firenze, tra i grandi Viali di Circonvallazione. I magistrati hanno chiuso l'indagine e valutano illegittimo il permesso a costruire ora scaduto e ancora non rinnovato. Le indagini della Procura stanno affossando di fatto il progetto dell'albergo nell'area ex Fiat. Il Comitato contro il sottoattraversamento AV di Firenze richiama l'attenzione sui problemi che la falda sotterranea può creare in quella zona; la sede della stazione dell'alta velocità progettata in zona Macelli sarebbe a poche centinaia di metri dal “buco nell'acqua” (i cittadini di via B.
Marcello che si affacciano sui cantieri del mancato albergo di Nuovel chiamano così l'immensa voragine che si apre davanti alle loro finestre e che è perennemente inondata dall'acqua di falda, costantemente pompata via per scongiurare l'allagamento dei cantieri). I cantieri di viale Belfiore hanno dimensione molto ridotte rispetto a quelli previsti per la stazione sotterranea (o subacquea?), meno di un quarto; il manufatto ferroviario ha inoltre una lunghezza molto maggiore - circa 500 metri - e si pone perpendicolarmente al flusso della falda creando una enorme diga sotterranea profonda oltre 40 metri.
Possiamo immaginare l'effetto devastante di questa opera su tutta la zona, sia a monte dove l'acqua sotterranea aumenterà di livello (tra via del Romito e via Sighele), ma soprattutto a valle dove il livello scenderà; nel triangolo di edifici posta tra viale Corsica, via Circondaria, torrente Mugnone gli effetti saranno piuttosto intensi; secondo le stesse simulazioni dei progettisti la falda potrebbe essere interessata fino al parco delle Cascine. Nelle zone dove la falda si abbassa, soprattutto dove esistono terreni argillosi (l'argilla perde volume in caso di inaridimento, vedi le crepe che si formano in estate nei campi), si avranno sicuramente importanti e non omogenei cedimenti del terreno.
Immaginiamoci gli effetti di questi movimenti sugli edifici in una vasta area attorno ai Macelli. I rimedi proposti dai costruttori sono dei sistemi di drenaggio dell'acqua al di sotto della stazione sotterranea, Il comitato ricorda lo studio di impatto ambientale fatto nel 2007 da un gruppo dell'Università di Firenze in cui si dice chiaramente che questi sistemi sono assolutamente inidonei, insufficienti e non capaci di mantenere nel tempo la loro funzione.