Le ruspe si metteranno in azione domani, martedì 31 agosto, per demolire il complesso di villette abusive costruite a Ontignano ben dieci anni fa. Dopo anni di vicende legali ora Fiesole riacquista una parte delle sue colline illegalmente compromesse dalla costruzione di un complesso di sette abitazioni. La vicenda, considerata uno fra i più gravi abusi edilizi mai avvenuti nel territorio fiesolano, risale al 2004 quando la Polizia Municipale scoprì un aggregato di case già ultimato.
I sette immobili, corredati di parcheggi, una piscina e una serra, erano stati edificati nel terreno di un imprenditore edile. Una costruzione che copre circa 300 metri quadrati e che è rimasta celata per tutto il tempo dei lavori grazie alla posizione poco visibile della proprietà. Dopo la scoperta il plesso venne messo sotto sequestro preventivo e poi, nel 2007, è arrivato il decreto che ne stabilisce la demolizione e la sentenza di primo grado che condanna l’imprenditore. “Prima di partire con l’abbattimento abbiamo dovuto aspettare molto tempo – spiega il sindaco di Fiesole Fabio Incatasciato –.
Non solo perché i proprietari avevano chiesto il condono del complesso, pretesa fermamente contestata dal mio Comune, ma anche perché la vicenda giudiziaria si è complicata intrecciandosi con il fallimento dell’imprenditore. Ci siamo trovati, quindi, a dover trattare con il tribunale e non più col privato. Tutto questo ha dilazionato ulteriormente i tempi”. I lavori di abbattimento dei sette immobili saranno realizzati da una ditta esterna e non direttamente dal Comune di Fiesole. Altra storia, invece, riguarderà i parcheggi, la piscina e la serra.
Per lo smantellamento di questi è necessario lo sfratto esecutivo del proprietario in quanto caduti in prescrizioni gli interventi che li interessano.
