La sig. Maura Scopettani ha notato per prima un canide morto a margine della strada provinciale tra Contea e Londa. Ha immediatamente avvisato il 1515 del Corpo Forestale dello Stato. La centrale operativa ha allertato gli organi competenti. Si è recata sul posto la pattuglia CFS più vicina, proveniente da San Benedetto in Alpe, della sorveglianza CTA CFS del Parco Sazionale delle Foreste Casentinesi. il Sovr. Margherita Miserocchi ha riconoscito nella carcassa un esempare di lupo italiano femmina, di età indicativa di 2-3 anni in apparente buono stato di salute, ma con presenza di traumi agli arti.
Si presume che la causa della morte sia quindi da imputarsi ad un impatto con un automezzo. Gli incidenti con auto sono una delle cause più frequenti di mortalità per il lupo. Questo animale se pur molto guardingo e sospettoso è spesso incapace di evitare gli automezzi durante gli attraversamenti delle strade. La carcassa rappresenta una prova tangibile della presenza di questo predatore sul nostro Appennino. Un lupo è in grado di percorrere decine di km durante i suoi spostamenti giornalieri.
Inoltre questo è il periodo dell'anno sono più frequenti le naturali dispersioni di singoli esemplari che abbandonano i branchi di origni alla ricerca di nuovi territori e patners. Sulla carcassa saranno effettuate le analisi necessarie sia dal punto di vista genetico che autoptico per determinare tutte le informazoni possibili circa la provenienza dell'animale e la sua storia. Esiste infatti un ampio database di genotipi costituito in anni di monitoraggio dal CTA del Corpo Forestale dello Stato del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi ed anche da alcuni ricercatori per la Provincia di Firenze con cui si potrà confrontare quello della lupa morta.
Le analisi genetiche saranno condotte nei laboratori di Ozzano dell'ISPRA, l'Istituto Nazionale che si occupa della Fauna selvatica.