“Un milione e 900mila euro di penale per la ritardata realizzazione, 1,8 milioni di ulteriori costi aggiuntivi (che portano il prezzo complessivo dell’opera a poco meno di 263 milioni) e oltre 1 milione che il Comune deve sborsare al gestore perché non è stata raggiunta la quota prevista dei passeggeri: sono i costi della Linea 1 della tramvia per Palazzo Vecchio nel 2010”. Questa la dichiarazione dei consiglieri del PdL Jacopo Cellai ed Emanuele Roselli. “Finalmente – hanno aggiunto i due esponenti del centrodestra – dai documenti ufficiali del Comune emerge il dato che nessuno aveva avuto il coraggio di tirar fuori: il ritardo nella realizzazione della Firenze-Scandicci ha comportato una penale di 1.904.090,69 euro.
Ma il disastro della prima linea non finisce qui, e sembra non avere mai fine. Dalla terza ‘perizia a completamento dei lavori’ infatti, risulta che i costi complessivi di realizzazione sono lievitati dai 261.121.889 del 10 giugno 2010 ai 262.953.954 dello scorso 28 febbraio: 1,8 milioni in più per le ennesime modifiche avvenute dopo le prime verifiche dell’esercizio del tram. E neppure sul numero dei passeggeri, argomento sul quale lo stesso sindaco Renzi aveva cantato vittoria, si è centrato l’obiettivo: rispetto ai 10 milioni e 595.444 passeggeri che sarebbero stati necessari per coprire la ‘garanzia di ricavo’ per il gestore, infatti, gli effettivi passeggeri sono stati 7,7 milioni; il che ha comportato per il Comune l’esborso di 1 milione e 144 mila euro. In totale, come recita una nota tecnica della Direzione nuove infrastrutture e mobilità, ‘i costi che il Comune di Firenze deve sostenere nel corso del 2010 sono complessivamente 7.810.000 euro’: 1,9 milioni per la penale, 4,187 milioni per i ricavi da tariffa (di cui 1 milione e 144 mila non viene dai biglietti ma direttamente dalle casse comunali)”. “Ma se quello della linea 1 della tramvia è un disastro ormai ‘certificato’, a preoccupare oggi è soprattutto il destino delle linee 2 e 3 – hanno sottolineato Cellai e Roselli –.
Ad oggi, non vi è certezza né sui tracciati, né sui costi, né tantomeno sui tempi di realizzazione. I numeri conosciuti sono fermi alle stime della giunta Domenici nel 2008: 256 milioni per le due linee da parte dei soggetti pubblici, 140 dai privati. Attualizzandole ad oggi quali sono queste cifre? E per la parte pubblica, quale sarà la quota del Comune? Anche sui tempi, il sindaco deve esprimersi chiaramente: non basta l’annuncio che si scende da 1.800 giorni a 1000 giorni per la realizzazione, occorre specificare se si parla di giorni di calendario o di giorni lavorativi.
Nel primo caso parliamo di 3 anni, nel secondo di 4 anni, durante i quali la città dovrà sopportare lo stress e i disagi dei cantieri”. “Ci auguriamo - concludono - che da sindaco e giunta giungano al più presto parole chiare: se il passato della tramvia è un disastro assoluto, e il presente è deludente, si lavori almeno perché il futuro non riservi nuove sorprese” hanno concluso i due consiglieri.