Firenze - Il gup di Firenze ha rinviato a giudizio l'ex sindaco del capoluogo toscano, Leonardo Domenici, oggi europarlamentare, con altre cinque persone per la morte di Veronica Locatelli, la fiorentina di 37 anni che la sera del 15 luglio 2008 precipito' cadendo dai bastioni del Forte Belvedere. L'accusa per tutti e sei è di omicidio colposo: il dirigente comunale Giuseppe Gherpelli, la responsabile della cooperativa che gestiva l'area, Susanna Bianchi, un tecnico incaricato dei piani di emergenza, Ulderigo Frusi, e due addetti ai controlli, Daniele Gardenti e Monica Zanchi.
“Purtroppo la gravità del reato contestato non può non ferire la dignità di un amministratore e di un politico onesto e corretto come è Leonardo Domenici”, ha dichiarato il presidente della Regione Enrico Rossi appresa la notizia del rinvio a giudizio dell’ex sindaco di Firenze. “Sono vicino a Leonardo – conclude il presidente Rossi – e sono certo che riuscirà a dimostrare la propria estraneità a quanto è accaduto e la propria innocenza”. “Vogliamo esprimere a Leonardo Domenici la nostra vicinanza umana e politica in questo particolare momento.
Ci auguriamo che la magistratura possa fare al più presto il suo corso e siamo certi che Leonardo saprà dimostrare la propria estraneità ai fatti che gli vengono contestati”. Questa la reazione di Andrea Manciulli, segretario toscano del Partito Democratico, Patrizio Mecacci e Lorenza Giani, segretari metropolitano e cittadino del Pd di Firenze. “Il rinvio a giudizio deciso dal Gup per la tragica vicenda avvenuta al Forte Belvedere nel 2008, rinnova in tutti noi il dolore per la morte di Veronica Locatelli e ci spinge ad esprimere la nostra sincera solidarietà sia ai familiari della giovane donna che perse la vita in quella triste serata di luglio, sia all’ex sindaco Domenici e alle altre cinque persone che ora dovranno affrontare un procedimento giudiziario complesso e difficile”, ha detto il Presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci.