“Oggi, come promesso, abbiamo consegnato al sindaco Renzi le 452 firme raccolte venerdì sera al Saschall della petizione per bloccare i lavori dei tunnel TAV e della Stazione Foster. Vogliamo offrire al sindaco uno strumento per fermare l’opera e valutare un’alternativa più ragionevole e sostenibile al sottoattraversamento e alla Foster”. È quanto ha dichiarato Mario Razzanelli, capogruppo di Lega Nord Toscana in Palazzo Vecchio, durante la conferenza stampa indetta per presentare il documento. La petizione si fonda su quattro punti fondamentali richieste: che “sia impedito l’inizio dei lavori finché il progetto in corso di realizzazione non sia oggetto di una completa e legittima V.I.A.
che ne valuti tutti gli aspetti ambientali e paesaggistici i quali fino a questo momento non hanno trovato alcuna risposta all’interno delle Conferenze dei Servizi che hanno approvato il progetto tra il 1999 ed il 2005”; che “sia impedito l’inizio dei lavori nella misura in cui il progetto esecutivo messo a cantiere non rispetta tutte le prescrizioni apposte in sede di Conferenza di Servizi, Accordo Procedimentale e Valutazione di impatto ambientale come testimoniato dal quadro sinottico di ottemperanza alle prescrizioni in materia ambientale che forma parte integrante del Parere dell’Osservatorio Ambientale del Nodo di Firenze del 5 febbraio 2010 che contiene il parere favorevole alla realizzazione delle opere del Lotto 2”; che “sia impedito l’inizio dei lavori fintanto che non sia approvata la V.I.A.
per lo smaltimento di 1.500.000 metri cubi di terre di scavo che attualmente non sono smaltibili di talché sia impedito l’inizio di lavori di cui si solo quando iniziano ma non quando potranno finire, in violazione del Cronoprogramma che è parte integrante del progetto siccome approvato dalla Conferenza dei Servizi del 1999 e del principio di contestualità della realizzazione delle opere affermato con chiarezza dall’ Atto aggiuntivo al Protocollo di Intesa del 24 aprile 1997”; infine con il quarto punto si chiede che “sia impedito l’inizio dei lavori che sono in corso di realizzazione in evidente contrasto con le previsioni del Piano Strutturale 2010 di questo Comune, come adottato con deliberazione n.
2010/C/00057 del 13 dicembre 2010”. Sono intervenuti alla conferenza stampa anche Antonio Gambetta Vianna, capogruppo del Carroccio in Consiglio Regionale, e Marco Cordone, capogruppo in Consiglio Provinciale, che hanno confermato l’impegno della Lega a livello locale e nazionale. “Il sindaco Renzi ha la possibilità di compiere un gesto storico bloccando i lavori della TAV”. Angelo Alessandri, presidente della VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, ha dichiarato il 25 febbraio: “La questione della Tav a Firenze presenta aspetti che dovranno essere chiariti al più presto dai ministeri competenti (Ambiente e Infrastrutture).
Non si può accettare che vadano avanti i lavori per la stazione Foster se non vi è una Valutazione di Impatto Ambientale. Ma soprattutto, prima di qualunque decisione definitiva è necessario valutare se vi è una soluzione alternativa. Prometto il massimo impegno”. Esprimono la loro contrarietà a questa “follia urbanistica” importanti esponenti della società civile fiorentina, quali Giovanni Pallanti, Guido Spadolini, Paolo Blasi, Franco Cardini, Giorgiana Corsini, Mina Gregori, Vincenzo Abruzzo. Al signor Sindaco del Comune di Firenze Al Consiglio Comunale di Firenze per il tramite del Suo Presidente Petizione, ai sensi dell’art.
99 dello Statuto del Comune di Firenze, in tema di realizzazione del progetto di penetrazione urbana del sistema di AV nel nodo di Firenze. Premesso che è imminente, ovvero è già stata iniziata, la cantierrizzazione dei lavori relativi alla realizzazione delle opere previste nel Lotto 2 – Passante e Stazione Av del Nodo di Firenze - detta opera è viziata sotto numerosi profili che meritano di essere presi in considerazione e che impongono una posizione forte di questa Amministrazione, sinora sterilmente arroccata nelle trattative per la compensazione che non potranno comunque compensare la città dei danni che subisce a cagione di un’opera che avvantaggia unicamente gli utenti del sistema alta velocità ed i suoi gestori, Considerato che - la Valutazione di impatto ambientale (c.d.
V.I.A.) del Passante e della Stazione AV non c’è perché non esiste alcun decreto ministeriale di V.I.A. né è stata validamente adottata nell’ambito della Conferenza di Servizi del 3 marzo 1999, che ha approvato il progetto definitivo, dove non è mai stato concesso il concerto del Ministero dei Beni e le Attività culturali ai sensi dell’art. 6, legge 349 del 1986; - se anche ci fosse, la V.I.A. del 1999 riguarda un opera (il c.d. Progetto Zevi) che è ben diversa da quella che è in corso di realizzazione (il c.d.
progetto Foster), poiché dal 1999 al 2011 l’opera è stata radicalmente riprogettata e, comunque, non riguarda l’intera opera infrastrutturale ma solo una sua porzione (Passante e stazione AV, senza il dispositivo dello Scavalco); - il lavori iniziano senza che ci sia l’autorizzazione paesaggistica del Comune di Firenze sulla Stazione AV: manca perché l’autorizzazione originariamente rilasciata riguarda un’opera che avrà un lay out completamente diverso da quello assentito paesaggisticamente nel 1999 e poiché, decorsi 5 anni dal suo rilascio, la autorizzazione ha spirato la sua efficacia di talché avrebbe dovuto essere ripetuta all’interno di una nuova V.I.A.
(come risulta dal combinato disposto degli artt. 26 e 147, d.lgs. 42 del 2004) che è mancata; - quando si fanno partire le “talpe” sotto la città, non vi è alcuna certezza circa l’effettiva destinazione di 1,500,000 metri cubi di terre di risulta, che costituiscono rifiuti a tutti gli effetti, poiché la V.I.A. per il loro recupero presso le miniere di proprietà Enel in Santa Barbara limita lo smaltimento in queste aree a soli 1,350,000 metri cubi di terra dei 2.850.000 che saranno prodotti; - il Piano Strutturale 2010 del Comune di Firenze adottato ai sensi della L.R.
31 gennaio 2005 n.1 con deliberazione n. 2010/C/00057 del 13 dicembre 2010, prevede “come elemento prescrittivo per la realizzazione della stazione AV il collegamento spola con al stazione SMN, che dovrà essere realizzato mediante un people mover”, a causa degli elevati flussi di passeggeri dalla stazione AV in relazione alla ridotta accessibilità viaria alla nuova stazione e l’insufficienza della Linea 2 a assorbile il carico residuo (pagg. 57 – 58 della Relazione al Piano Strutturale 2010); - l’Osservatorio Ambientale del Nodo di Firenze con il “Parere sugli aspetti ambientali del Progetto esecutivo del Lotto 2: Passante e Stazione AV verifica di ottemperanza alla prescrizioni della Conferenza dei servizi del 3 marzo 1999 e del 23 settembre 2003”, del 5 febbraio 2010 ha rilasciato il proprio nulla osta alla cantierizzazione delle opere del Lotto 2 quando dal quadro sinottico in punto di ottemperanza alle prescrizioni di carattere ambientale, allegato al parere, emergevano una serie di carenze che avrebbero dovuto indurre l’Osservatorio rilasciare un parere negativo Tutto ciò premesso e consideratoI sottoscritti 250 firmatari si permettono di sottoporre tanto al Sindaco che al Consiglio Comunale la presente petizione, consapevoli del fatto che le loro preoccupazioni sono – e comunque dovrebbero essere – anche le preoccupazioni di questa On.le Amministrazione, e di appellarsi a questa Amministrazione perché: 1) sia impedito l’inizio dei lavori finché il progetto in corso di realizzazione non sia oggetto di una completa e legittima V.I.A.
che ne valuti tutti gli aspetti ambientali e paesaggistici i quali fino a questo momento non hanno trovato alcuna risposta all’interno delle Conferenze dei Servizi che hanno approvato il progetto tra il 1999 ed il 2005; 2) sia impedito l’inizio dei lavori nella misura in cui il progetto esecutivo messo a cantiere non rispetta tutte le prescrizioni apposte in sede di Conferenza di Servizi, Accordo Procedimentale e Valutazione di impatto ambientale come testimoniato dal quadro sinottico di ottemperanza alle prescrizioni in materia ambientale che forma parte integrante del Parere dell’Osservatorio Ambientale del Nodo di Firenze del 5 febbraio 2010 che contiene il parere favorevole alla realizzazione delle opere del Lotto 2; 3) sia impedito l’inizio dei lavori fintanto che non sia approvata la V.I.A.
per lo smaltimento di 1.500.000 metri cubi di terre di scavo che attualmente non sono smaltibili di talché sia impedito l’inizio di lavori di cui si solo quando iniziano ma non quando potranno finire, in violazione del Cronoprogramma che è parte integrante del progetto siccome approvato dalla Conferenza dei Servizi del 1999 e del principio di contestualità della realizzazione delle opere affermato con chiarezza dall’ Atto aggiuntivo al Protocollo di Intesa del 24 aprile 1997; 4) sia impedito l’inizio dei lavori che sono in corso di realizzazione in evidente contrasto con le previsioni del Piano Strutturale 2010 di questo Comune, come adottato con deliberazione n.
2010/C/00057 del 13 dicembre 2010.