«L’università è un luogo dove si studia. Non è né un centro sociale, né un affittacamere a buon mercato per fannulloni e sfaticati. E’ giusto che preside e rettore riportino ordine e legalità, così da garantire anche chi nelle aule di Novoli occupate vorrebbe andarci per studiare». Ci vanno giù pari, il Consigliere regionale del Pdl e coordinatore della Giovane Italia Toscana Tommaso Villa e il responsabile fiorentino di Studenti per la Libertà Niccolò Macallè, nel commentare i nuovi fermenti che da ieri hanno portato nuovamente il Collettivo di Scienze politiche ad occupare l’aula 001 dell’edificio D5 del polo universitario di Novoli. «La preside di Scienze politiche Franca Alacevich e il rettore Alberto Tesi non fanno altro che lamentarsi – attaccano Villa e Macallè – ma intanto non sono in grado di porre fine a questi fenomeni di vera e propria violazione della legge, oltre che di interruzione di pubblico servizio.
E’ assurdo che, come al solito, per l’iniziativa irragionevole e immotivata di pochi scansafatiche ci rimetta la maggioranza silenziosa che invece si reca all’università con l’unico scopo di imparare. La mission di una buona università è proprio questa: insegnare e far lavorare i cervelli. I centri sociali sono altro, ed è giusto che siano altrove».