“Tracce dell’Unità d’Italia in Santa Croce”. E’ il tema del percorso ricostruito con l’intento evidenziare le numerose testimonianze della storia del nostro paese ospitate all’interno della basilica, decisamente simbolico il termine fissato di fronte alle epigrafi a Giosuè Carducci e ai caduti di Curtatone e Montanara, nella prima guerra d’Indipendenza. Da oggi dunque Santa Croce, simbolo dell’Unità d’Italia, ospita una serie di iniziative speciali in occasione delle celebrazioni per il centocinquantesimo anniversario.
L’inaugurazione del calendario di eventi è preceduta dalla deposizione di una corona d’alloro in memoria di Ludovico Lari, disperso in Russia nel ’43 il cui nominativo è stato inciso recentemente nel sacrario posto nella cripta della basilica. “In Santa Croce è conservata la memoria del farsi di un popolo attraverso la raccolta dei valori e principi di una comunità – ricorda Stefania Fuscagni, Presidente dell’Opera di Santa Croce -. La conservazione della memoria dei santi laici della civitas qui ha avuto una particolare declinazione: quella della consacrazione della chiesa a Pantheon e, nel corso dell’Ottocento, Santa Croce si è trasformata nel ‘Tempio degli italiani’.
Con le tombe dedicate ai contemporanei si afferma la sua fama di spazio privilegiato per la meditazione sui personaggi illustri e sulla nuova nazione nata dal Risorgimento”. Il percorso per la celebrazione dell’Unità proseguirà a Marzo con una serie di conferenze promosse dal centro Unesco di Firenze che, partendo proprio dalla storia di Santa Croce, analizzerà il processo di unificazione nazionale in diverse chiavi: dall’urbanistica alla documentazione bibliotecaria, dalle scienze all’artigianato e all’economia.