Questa mattina una comunissima busta gialla di quelle utilizzate per la spedizione di plichi postali è stata recapitata alla redazione del 'Tirreno' di Lucca, all'interno un contenitore dal quale è fuoriuscito del fumo bianco. Sono in corso indagini per stabilire il composto chimico utilizzato e valutare elementi che facciano risalire all'autore del gesto. La missiva era indirizzata ad un giornalista con accuse mirate che sono al vaglio degli investigatori. “Esprimo tutta la mia solidarietà al giornalista del Tirreno di Lucca, e a tutta la redazione, che oggi è stata oggetto di un episodio a dir poco sconcertante.” Così Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, dopo aver appreso la notizia del pacco bomba recapitato stamani nella sede lucchese del quotidiano. “In attesa che sia fatta piena luce sulla vicenda – continua Rossi – che fortunatamente non ha prodotto feriti, desidero comunque esprimere la mia vicinanza ai giornalisti.
So per esperienza che quando ci si espone, con la propria faccia o con la propria firma, si può facilmente diventare bersaglio di atti scriteriati. Altra definizione per un gesto come questo non può esistere.” “Come Italia dei Valori – dice l’on. Fabio Evangelisti, segretario Idv Toscana – esprimiamo totale solidarietà alla redazione de Il Terreno e repelliamo ogni atto intimidatorio che possa ledere, o compromettere, la libera attività professionale dei giornalisti della redazione lucchese”. Netta condanna per il grave gesto anche da parte del segretario regionale della Cgil, Alessio Gramolati: “Una intimidazione violenta, con l'intenzione di far male, nei confronti di lavoratori che ogni giorno danno valore e sostanza al diritto dovere di informare e di essere informati.
A tutta la redazione del Tirreno di Lucca, all'intero corpo redazionale del Tirreno e al suo Direttore esprimo la solidarietà piena e partecipe della Cgil Toscana, oltre che mia personale”.