«Nell’ottobre scorso ho presentato una serie di interrogazioni in cui chiedevo la tempistica media dei pagamenti dei fornitori da parte di ogni singola ASL toscana e, dalla risposta avuta dall’Assessore Scaramuccia, com’era tristemente prevedibile, solo quattro aziende sanitarie su dodici rispettano la normativa vigente che stabilisce in 90 giorni il limite massimo del regolamento delle fatture». È quanto dichiara il consigliere regionale della Lega Nord Toscana Gian Luca Lazzeri.
«Il fatto preoccupante – prosegue il consigliere membro della commissione di inchiesta sull’Asl 1 di Massa Carrara – è che, mentre l’ASL di Massa paga in media in 162 giorni, e sappiamo tutti che cosa è successo, le altre, che tendono ad emulare questo triste primato (ASL 6 di Livorno in 151 giorni, ASL 5 di Pisa in 147 giorni, ASL 9 di Grosseto in 152 giorni), avranno anch’esse lo stesso problema? Oppure, come dice l’Assessore Scaramuccia nella sua risposta, parte della colpa è dovuta alla lentezza con cui lo Stato assegna formalmente i finanziamenti alle Regioni? Anche per la ASL di Massa – seguita – si diceva che i ritardi nei pagamenti erano causati da quanto detto sopra e poi si è scoperto che la situazione era un’altra.
Poiché per tutte le ASL i finanziamenti giungono tutti quanti allo stesso momento, non c’è motivo per cui una struttura sia più virtuosa ed un’altra meno. In questo caso la virtuosità risiede nella capacità di tenere i conti in ordine oppure in una sovrastima da parte della Regione delle reali capacità manageriali delle ASL. La vicenda dell’ASL 1 apre scenari inimmaginabili e non ci si può fidare di niente e di nessuno. È, dunque, necessaria – conclude Lazzeri – un’ispezione delle ASL in difficoltà con i pagamenti e, questa volta, si nominino consulenti davvero utili e competenti».