Una grossa partita di materiale elettronico per cellulari proveniente dalla Cina e contraffatto. Questo è ciò che i finanzieri del Gruppo di Firenze ed i funzionari dell'Agenzia delle Dogane in servizio presso l'aeroporto di Firenze hanno intercettato, presso lo scalo aeroportuale del capoluogo toscano. La merce, partita da Hong Kong, era stata importata da una società con sede in Firenze (zona sud della città) esercente l'attività di commercio all'ingrosso di materiale elettrico ed elettronico.
Le fiamme gialle ed i funzionari doganali, insospettiti dalla provenienza e dalla tipologia della merce, hanno eseguito approfonditi controlli su tutti i 62 pacchi giunti al magazzino doganale dell'aeroporto. Tutte le scatole sono state aperte ed il contenuto controllato. All'interno di queste sono stati rinvenuti complessivamente 13.512 accessori per telefoni cellulari (auricolari, batterie, cavi dati e caricabatterie) delle principali marche di telefonia (Motorola, Nokia, Blackberry, Sony Ericsson, Samsung, LG).
Le perizie sui campioni di merce, eseguite da tecnici responsabili per l'Italia dei predetti marchi, ha fatto emergere che 8.483 articoli erano contraffatti. I pacchi erano stati confezionati ad arte per sfuggire a possibili controlli doganali. Infatti, all'inizio della confezione erano stati posti prodotti originali e sotto di questi vi erano gli articoli contraffatti. I finanzieri hanno esteso i controlli anche al negozio destinatario della merce. L'attività è risultata intestata ad una donna 82enne, di fatto era gestita da suo figlio (50enne fiorentino).
L'attività è risultata aperta nel 2006 ed ha importato notevoli quantità di merce dalla Cina. Le perquisizioni dei locali aziendali hanno portato all'individuazione di ulteriore merce contraffatta. Nei magazzini erano presenti 3.202 prodotti contraffatti di telefonia (caricabatterie, cavi, batterie) a marca Samsung, Nokia, Sony, Sony-Ericsson, LG, Kingston, Motorola, Blackberry. Tutti i prodotti, pari a 11.685 pezzi, sono stati sottoposti a sequestro. La titolare della società è stata denunciata all'Autorità giudiziaria di Firenze per i reati di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni alsi (art.
474 c.p.) e ricettazione (art. 648 c.p.).