Si tratta del primo ritrovamento di questa epoca geologica nella zona. La determinazione è stata possibile grazie al pronto intervento del Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze, sollecitato dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana Nel corso di lavori edilizi da parte del Comune di Sinalunga per la costruzione di un complesso scolastico in località Aducello a Sinalunga, grazie all’assistenza archeologica della Società ARA, richiesta dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana che ha la Direzione Scientifica del lavoro, sono venuti alla luce, all’interno di un banco di sabbie plioceniche (da 5 milioni a 1.650 milioni di anni fa) affioranti estesamente nel senese e in vaste zone della Toscana, i resti di un cetaceo. Si tratta dello scheletro fossile, particolarmente ben conservato, di un balenottero di medio-piccole dimensioni.
La determinazione è stata possibile grazie al pronto intervento, sollecitato dalla Soprintendenza, del Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze. Trattandosi del primo ritrovamento di un cetaceo pliocenico nella zona di Sinalunga, la scoperta assume una particolare rilevanza scientifica. "Visti i buoni risultati della collaborazione tra il Comune di Sinalunga e la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, che hanno portato all’importante e inaspettato ritrovamento, si auspica il futuro ulteriore coinvolgimento di Comune, Soprintendenza e Università per lo scavo del fossile, il suo restauro e studio, nonché una sua futura esposizione al pubblico"